Arrestato il camionista tedesco che travolse e uccise Davide Rebellin
di Stefano Rissetto
L'incidente il 30 novembre, di lì a pochi giorni il longevo ciclista vicentino, amico del Giro dell'Appennino, era atteso a Pontedecimo
E' stato arrestato il camionista tedesco che il 30 novembre dello scorso anno, nei pressi di Vicenza, aveva travolto e ucciso Davide Rebellin, l'ex campione di ciclismo che aveva appena abbandonato l'attività agonistica alla bell'età di 51 anni. Wolfgang Rieke, questo il nome dell'autotrasportatore, non si era fermato a soccorrere la vittima, morto sul colpo per le gravissime lesioni politraumatiche e interne. L'identificazione del responsabile del gravissimo gesto è stata possibile grazie all'attività del comando provinciale dei carabinieri che, d'accordo con la Procura berica, ha esaminato le telecamere della zona dell'incidente, i riscontri presso i caselli autostradali e le risultanze dei veicoli corrispondenti al camion individuato dai sistemi di videoripresa. Il camionista è in stato di arresto a Munster e a suo carico pende un ordine di custodia internazionale per omicidio stradale pluriaggravato.
"È stata pienamente riconosciuta - dice il colonnello Giuseppe Moscati, comandante provinciale di Vicenza dell'Arma dei Carabinieri - la validità dell'attività investigativa svolta dai Carabinieri di Vicenza e la conseguente richiesta di giustizia in Germania. I Carabinieri, sotto la guida della locale Procura della Repubblica, hanno infatti, nell'immediatezza, identificato l'indagato per poi ricostruire le ritenute responsabilità nell'investimento della vittima e nella repentina fuga dopo che aveva chiaramente constatato da vicino le drammatiche condizioni del ciclista. Siamo profondamente vicini alla famiglia di Davide Rebellin e, in generale, a tutti coloro i quali hanno sofferto il grande dolore per la perdita di una persona cara, vittima di omicidio stradale. Dallo scorso 30 novembre, i Carabinieri hanno lavorato incessantemente per arrivare a questo risultato, sempre sostenuti dalla comunità vicentina, che ci ha chiesto di fare piena luce su questa tragica scomparsa. Lo dedichiamo anche a loro".
Rebellin, il più longevo corridore della storia del ciclismo, era atteso pochi giorni dopo a Pontedecimo, in occasione della festa annuale della US Pontedecimo, società organizzatrice del Giro dell'Appennino che pochi mesi prima il campione vicentino aveva chiuso al 20° posto, davanti a ciclisti che avrebbero potuto essere suoi figli. Era molto legato alla corsa polceverasca e pochi giorni fa, nel quadro delle celebrazioni per l'edizione del 2 giugno vinta da Marc Hirschi, nel giorno della vigilia gli è stata dedicata la pedalata per la sicurezza con l'ascesa alla Bocchetta, con protagonisti Marco Scarponi fratello di Michele altra vittima della strada, Edita Pucinskaite e Gilberto Simoni.
Nel corso di una formidabile carriera, lunga oltre trent'anni, Rebellin aveva cominciato ai Mondiali giovanili del 1991 a Stoccarda e alle Olimpiadi di Barcellona, piazzandosi in entrambe le occasioni al secondo posto, in Catalogna dietro lo sventurato Casartelli. Tra i successi in carriera, spiccano la Liegi-Bastogne-Liegi del 2004, anno in cui Rebellin aveva messo a segno uno straordinario tris con la Freccia Vallone (rivinta anche nel 2007 e 2009) e l'Amstel Gold Race.
Al Mondiale, dove proprio nel 2004 per scavalcare la mancata convocazione in azzurro aveva pensato di correre per l'Argentina, sfiorò il podio a Lugano 1996 (ottavo posto) e soprattutto a Varese 2008, dove arrivò quarto. Lo scorso anno aveva corso al mondiale gravel, piazzandosi al 34° posto. Appena smesso di correre da professionista, ha incontrato il suo destino.
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