Aspi, il sottosegretario Traversi: "Entro 10 giorni decisione sul futuro delle concessioni"
di Antonella Ginocchio
Cantieri infiniti e traffico bloccato: la situazione delle autostrade liguri al centro della puntata di Fuori Rotta in onda questa sera alle 21
A partire dal tragico crollo del ponte Morandi, lo spinoso tema delle concessioni autostradali è spesso al centro della cronaca e delle discussioni politiche. Il governo si sta interrogando da tempo sul da farsi; nel giro di pochi giorni potrebbe arrivare la decisione definitiva sulla revoca delle concessioni ad Aspi. Ad anticiparlo è il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Roberto Traversi, ospite della puntata di Fuori Rotta, in onda il 19 giugno alle 21: “Ormai le varie anime del governo stanno raggiugendo un accordo sul da farsi con Aspi: entro 10 giorni arriverà la decisione definitiva”.
Traversi parla anche dei cantieri che negli ultimi mesi si sono moltiplicati lungo tutta la rete autostradale ligure: “Anch’io sono un utente, so bene le difficoltà che un automobilista affronta tutte le volte che si mette al volante. Stiamo definendo un piano di programmazione dei lavori per diminuire i disagi, ma bisogna tener conto che alcuni interventi sono molto urgenti per questioni di sicurezza. Dobbiamo cercare di mettere rimedio in pochi mesi a una trascuratezza che dura da almeno 15 anni; quello che possiamo fare nel frattempo è ridurre le tariffe”.
Un altro tema che scalda la discussione in studio è l’annosa questione della Gronda di Genova. Tra i cittadini ci sono opinioni diverse riguardo a quest’opera: alcuni la ritengono inutile, altri pensano che sia un elemento fondamentale per migliorare la viabilità ligure. C’è chi ha lanciato una petizione per chiedere l’inizio dei lavori: è Alberto Clavarino, promotore di “Sì alla Gronda”. “Abbiamo raccolto già 2000 firme, considerando che è un iniziativa che ho portato avanti da solo è un bel risultato”, dice. A questo proposito l’onorevole Rixi (Lega) lancia un allarme sul futuro della rete autostradale ligure, in particolare sul nodo di Genova: “Il tecnico incaricato dal ministero dei Trasporti, l’ingegner Migliorino, ha segnalato che tantissime gallerie intono a Genova dovranno essere rifatte entro 4 o 5 anni. Se non facciamo in fretta a iniziare i lavori per la Gronda, ci troveremo con l’autostrada bloccata per anni, senza un percorso alternativo.
Di tutt’altro parere è il consigliere regionale Alice Salvatore, de “IlBuonsenso”: “Il progetto della Gronda è già vecchio di 15 anni, l’opera è inutile. Quello che davvero non si può tollerare è che Aspi produca questo sfacelo indisturbata, lasciando interi centri della nostra regione praticamente isolati”.
Sergio Rossetti, del partito Democratico, ha una proposta: “Si dovrebbero mettere ad un tavolo tutti gli enti interessati alla viabilità per trovare una quadra sulla questione autostrade. Secondo noi del Partito Democratico la Regione Liguria avrebbe dovuto organizzare un tavolo con ferrovie, Amt, imprenditori e terminalisti per capire come intervenire per evitare i blocchi della viabilità che si sono visti in questo periodo. Purtroppo non è stato fatto niente del genere”.
Sul tema del porto è intervenuto Alessandro Ferrari, direttore di Assiterminal: “La viabilità è un problema “al cubo” per tutti, sia cittadini che imprenditori. Il porto di Genova deve competere con i porti di tutto il mondo, che hanno alle spalle infrastrutture all’avanguardia. Con una situazione del genere alle spalle, recuperare il calo del 30% dei traffici del lockdown sarà impossibile”.
Massimo Caviglia, segretario generale della della Camera di commercio di Genova, è d’accordo: “Alle istituzioni chiediamo rapidità di intervento e che riconoscano che il nostro territorio così è praticamente isolato”. Anche Rosario Amico, coordinatore prov. Genova Italia Viva, lancia l’allarme sui danni alle imprese che i blocchi autostradali stanno causando: “dobbiamo dare risposte certe a chi lavora e maggiore sicurezza a tutti i cittadini. Serve una comunicazione precisa sulla situazione delle autostrade”.
Franco De Benedictis, consigliere comunale di Genova (Domani Italia), è lapidario: “Evidentemente manca la volontà di dare risposte certe”.
A Fuori Rotta arrivano gli allarmi dei sindaci delle località della costa che si trovano ad affrontare una stagione turistica già compromessa dal Covid 19 con l’ostacolo aggiuntivo del blocco del traffico autostradale. Il sindaco di Brugnato, Corrado Fabiani, parla delle caratteristiche del suo paese, pieno di cittadini che fanno i pendolari sulle autostrade e che ospita un ampio outlet affacciato direttamente sull’uscita autostradale, mentre il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco descrive la situazione della sua città: “Ci stiamo ancora riprendendo dalla mareggiata del 2018 e siamo appena usciti dall’emergenza coronavirus. Servono urgentemente infrastrutture valide, non è possibile che gli automezzi siano costretti a circolare in mezzo alle strade di Rapallo”. I
ll sindaco di Arenzano Luigi Gambino è già passato all’attacco: ha denunciato sia autostrade che il ministero dei trasporti per il caos viabilità. “Nei giorni scorsi Arenzano è stata ostaggio del traffico, con l’autostrada e l’Aurelia completamente paralizzate: si faceva fatica a camminare a piedi per strada, dal numero di macchine imbottigliate.”, racconta.
In campo ci sono anche altre iniziative legali. Tra gli ospiti della trasmissione c’è l’avvocato Raffaele Caruso, legale dell’iniziativa San Cristoforo, che raccoglie le voci del Comitato Zona Arancione Ponte Morandi, CNA Genova e Liguria e USARCI SPARCI (sindacato che riunisce gli agenti di commercio della Liguria), Assiterminal e Trasporto Unito. “Il 28 maggio abbiamo presentato un esposto in Procura incentrato sul calcolo delle tariffe autostradali applicate da Aspi”, annuncia l’avvocato. “Attendiamo un riscontro in breve tempo”.
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