Bombe a mano e lanciarazzi in casa: scoperti perché in giro senza autocertificazione
di Marco Innocenti
Due arrestati ad Arma di Taggia: avevano anche 3 chili di marijuana, pistole e fucili
Si è conclusa con due arresti, tre denunce e il sequestro di droga, denaro e un vero e proprio arsenale composto da fucili, pistole, bombe a mano e un lanciarazzi, un'operazione di polizia effettuata ad Arma di Taggia. In manette è finito Mario Mandarano, 60 anni, calabrese, pregiudicato e un sanremese di 47 anni. L'operazione è partita dopo aver visto uscire dalla casa del pregiudicato calabrese due persone che si sono allontanate una a piedi e una in auto. Con il decreto contro il coronavirus questo ha insospettito gli agenti che hanno fermato l'auto: all'interno c'erano 700 grammi di marijuana. Il conducente, il sanremese, è stato arrestato. Nel frattempo, l'altra persona era tornata a casa di Mandarano per poi uscire con un giovane.
Dopo essere stati fermati, non hanno saputo spiegare perché erano in giro nonostante il decreto e sono stati denunciati. Insospettiti dal via vai dalla casa di Mandarano, gli agenti sono entrati e nel grembiule da cucina indossato dalla madre dell'uomo hanno trovato la chiave di uno scantinato dove erano nascosti 3 kg di marijuana, denaro, maschere in lattice, parrucche e baffi per travisamenti. La donna è stata denunciata in concorso. Tra le armi sequestrate ci sono pistole mitragliatrici, fucili a pompa, un lanciarazzi, un fucile a canne mozze, un fucile mitragliatore, due bombe a mano. Indagini sono in corso per capire il ruolo del calabrese e la funzione delle armi.
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