Carlo Felice e conflitti di interesse, botta e risposta tra il sottosegretario Mazzi e il senatore M5S Pirondini
di Redazione
Sul tavolo le dimissioni del parlamentare dal consiglio di indirizzo dell'ente lirico di Genova
Botta e risposta fra il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi e il senatore genovese M5S Luca Pirondini, sul tema dei fondi al Carlo Felice.
"Il senatore Luca Pirondini ha dichiarato oggi alla stampa di aver lasciato l'incarico di consigliere d'amministrazione al Teatro Carlo Felice di Genova sin dal 6 dicembre. Ma non sembra così. Innanzitutto va rilevato che l'emendamento con cui il senatore genovese, in palese conflitto di interessi, ha formulato la richiesta di erogazione straordinaria a favore del Carlo Felice risale al 21 novembre scorso, data in cui, per sua stessa ammissione, era evidentemente ancora in carica come consigliere. Ma c'è di più. Al ministero della Cultura, ad oggi, non è ancora pervenuta alcuna lettera di dimissioni". Lo scrive in una nota il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi rispondendo a una intervista, rilasciata al Secolo XIX, nella quale Pirondini affermava che aveva dato le dimissioni dal consiglio d'indirizzo "perché non ci sono più, per me, le condizioni per rappresentare il Ministero, dal momento che ha deciso di tagliare sia la cosiddetta legge Genova, che dal 1999 garantisce un contributo extra al teatro Carlo Felice, che il Fus per tutte le Fondazioni lirico sinfoniche italiane".
"Ricordiamo, infine, per onore di verità - conclude il sottosegretario - che nel 2022, al Carlo Felice, sono stati erogati dal MiC contributi pari a 28 milioni e 920 mila euro, che equivalgono, giusto per dare un'idea, a 80 mila euro al giorno, considerando anche sabati, domeniche e festività". Il senatore pentastellato era stato nominato nel consiglio di indirizzo del teatro genovese nel 2019, dall'allora ministro grillino Alberto Bonisoli e poi confermato dal ministro Franceschini.
Pronta la replica di Pirondini. "Informo il sottosegretario alla cultura Mazzi - dice il senatore genovese - che la mia lettera di dimissioni dal consiglio di indirizzo del Teatro Carlo Felice di Genova è stata inviata al Presidente della Fondazione, che come ne dà notizia ufficiale al primo consiglio utile, vale a dire oggi. Io stesso, per rispetto del Teatro, ho atteso la giornata di oggi per rendere pubblica la notizia. È triste che un esponente del governo si attacchi a un simile cavillo per attaccarmi in maniera tanto strumentale. Quanto all'emendamento a favore del teatro per i tagli inflitti dal governo di cui Mazzi fa parte, ho già spiegato che lo rivendico orgogliosamente e che lo rifarei mille volte assolvendo il mio dovere di parlamentare e di rappresentante del territorio che mi ha eletto. Quello che lascia francamente di stucco è l'accusa, da parte di Mazzi, di "palese conflitto di interessi". È un'accusa che rispedisco al mittente, anche perché sul tema è Gianmarco Mazzi ad essere un vero esperto".
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