Chiavari, riapertura Tribunale: il fascicolo sul tavolo di Sisto, viceministro alla Giustizia
di Stefano Rissetto
I forzisti Roberto Bagnasco, parlamentare, e Giovanni Beverini, responsabile provinciale affari giuridici, hanno incontrato il numero due del dicastero
La questione della riapertura del tribunale di Chiavari (nella foto, il palazzo di giustizia di piazza Mazzini simbolicamente "fasciato" dai ponteggi) è stata al centro di un incontro, ieri a Roma nel ministero di Grazia e Giustizia in via Arenula, fra il vice Guardasigilli Francesco Paolo Sisto e una delegazione formata dal deputato ligure di Forza Italia Roberto Bagnasco, firmatario dell’interrogazione parlamentare volta a conoscere le intenzioni del governo in ordine alla riapertura del tribunale di Chiavari, e da Giovanni Beverini, avvocato e responsabile del Dipartimento Giustizia di Forza Italia per la Città Metropolitana di Genova.
Bagnasco ha consegnato al vice ministro lo studio della Facoltà di Economia e Commercio di Genova sulla produttività del tribunale di Chiavari, soppresso proprio dieci anni fa nel quadro di un programma governativo di accorpamento e razionalizzazione delle sedi giudiziarie. Bagnasco e Beverini hanno stigmatizzato “l’improvvida decisione del governo Monti di accorpare la circoscrizione giudiziaria di Chiavari a quella del tribunale del capoluogo ligure”.
Sisto ha confermato l’attenzione del Ministero di Grazia e Giustizia e dello stesso esecutivo verso una possibile riattivazione delle sedi giudiziarie soppresse, in presenza di una serie di requisiti. Le quattro proposte di legge di iniziativa regionale presentate al Senato sono ora accorpate in un disegno di legge di iniziativa governativa.
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