Club Italia e TTS Italia, a Roma la tavola rotonda sulle linee guida MaaS
di Marco Innocenti
Piero Sassoli: "Dev'essere un servizio al cittadino inserito in una fase di mobilità sostenibile"
Tavola Rotonda nella prima giornata di lavoro delle Giornate Nazionali MaaS. Alla rassegna,svoltasi oggi a Roma, si discute del futuro della mobilità in Italia. Per Rossella Panero, presidente di TTS Italia, “con il PNRR siamo di fronte ad una opportunità: quella di analizzare le necessità di mobilità della gente e quest a può essere la migliore occasione di ripensare ai servizi offerti alla gente. E l’uscita dalla fase pandemica ci offre la possibilità di farlo nel migliore dei modi Oggi abbiamo presentato le linee guida: ora dobbiamo passare al più presto all’azione”.
Il presidente di Club Italia Piero Sassoli ha sottolineato come “dobbiamo avviare una fase di approfondimento soprattutto con le istituzioni. MaaS deve essere il servizio al cittadino inserito in una fase di mobilità sostenibile. ZA partire dalla riduzione dello shift modale tra trasporto pubblico e privato. Nella fase post Covid non torneremo indietro, la normalità sarà diversa. Io penso che la governance del MaaS debba essere pubblica, con una certezza, il TPL continuerà ad essere postante. A partire da quello che in Club Italia abbiamo preso come obiettivo del nostro lavoro: niente più cartaceo, perché fintanto che si usano biglietti di carta, la digitalizzazione sarà sempre difficile".
Vito Mauro della Struttura tecnica di Missione del MIMS ha ripreso i temi delle presentazioni della mattina parlando dei “due pilastri fondamentali su cui si basano le strategie MIMS: primo il Green New Deal per la decarbonizzazione. La grossa parte dei denari che si spenderanno in Europa – ha detto – sarà qui. Una rivoluzione in cui la mobilità viene investita appieno. La seconda linea d’azione del ministero sarà quella della digitalizzazione di tutti i processi ed in particolare sulla mobilità. I soldi sulla carta ci sono, ma bisogna saperli spendere, con progetti. Grazie a TTS Italia e Club Italia che son venuti a farci delle proposte concrete è proprio nato il progetto MaaS del Mims, con una certezza: il trasporto pubblico è centrale ed è la risposta principale per poter raggiungere il risultato del 30% di riduzione dei consumi per la mobilità. E c’è lo spazio per dieci progetti pilota entro il 2026”.
Davide Falasconi, del Ministero dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale ribadisce come “il MaaS si inserisce in una missione più ampia, quella di favorire la transizione digitale per tutti i cittadini. Una delle finalità fondamentali è quella di capire e seguire i flussi dei loro spostamenti. La mobilità nella pandemia ha scelto la mobilità privata, per non parlare della consegna dei pacchi, cosa che ulteriormente genera traffico nelle città. L’elemento della gestione dei dati, a nostro parere, è centrale. La dieci sperimentazioni che si avvieranno nel prossimi mesi, sapranno darci molte risposte”.
Ivana Paniccia, dell’Autorità di Regolazione dei trasporti ha, nel suo intervento, sottolineato come il MaaS sia un vero e proprio cambiamento di paradigma nel modo di muoversi della gente, cosa che la pandemia ha accentuato. “Ho sentito nel dibattito – ha detto Paniccia – qualche accenno al rischio di accentramento nell’utilizzo dei dati. Noi ci siamo, e staremo attenti osservando questi processi. Non ci sono ancora regole, ma tutti debbono sapere che siamo pronti a misure di regolazione che garantiscano a tutti gli operatori parità di acceso”.
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