Covid, il report dell'Iss: "Nei non vaccinati mortalità 25 volte più alta rispetto a chi ha fatto dose booster"
di Marco Innocenti
La terza dose, sempre secondo l'Istituto di Sanità, proteggerebbe al 95% dalle forme gravi della malattia e al 67% dal contagio
La dose booster del vaccino anti Covid-19 protegge al 95% dalle forme gravi della malattia e al 67% dal contagio rispetto a quanto avviene nei non vaccinati: lo indica l'Istituto Superiore di Sanità nel suo 'Report esteso su sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale'. L'efficacia del vaccino, intesa come "riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati" nel prevenire la malattia severa, è inoltre del 90% nei vaccinati con ciclo completo (2 dosi) da meno di 90 giorni, del 91% in chi ha avuto le 2 dosi da 91 e 120 giorni, e dell' 85% in chi ha avute da oltre 120 giorni.
La mortalità, sempre secondo il report dell'Iss, è 25 volte più alta nei non vaccinati rispetto a chi ha avuto la dose booster del vaccino anti Covid-19. Nel rapporto emerge inoltre che, sempre nei non vaccinati rispetto a chi ha avuto la terza dose, il tasso dei ricoveri nei reparti ordinari è 10 volte più alto ed è di 27 volte maggiore quello dei ricoveri nelle terapie intensive.
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