Crociere e traghetti, la ministra De Micheli incontra il mondo del trasporto marittimo
di Marco Innocenti
La soddisfazione di Messina (Assarmatori), Mattioli (Confitarma) e Duci (Federagenti)
Ha riunito intorno a un tavolo presso il Mit tutto il mondo del trasporto marittimo, dalle crociere ai traghetti. La ministra Paola De Micheli ha incontrato oggi a Roma tutti gli attori del mondo dello shipping italiano per fare il punto della situazione e per discutere delle misure da mettere in campo per far fronte alla grave crisi derivante dall'emergenza coronavirus.
"Si tratta di un’importante inversione di rotta nella considerazione del Governo circa l’importanza strategica del settore e del suo ruolo al servizio dell’intera economia del Paese - ha commentato Stefano Messina, presidente di Assarmatori al termine dell'incontro - L’istituzione di un Gruppo di Lavoro ad hoc, al quale oltre a noi parteciperanno anche Confitarma, Clia, Federagenti e il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, sarà la chiave di lettura per concretizzare le misure e definire i protocolli in grado di far ripartire questo comparto. Va dato atto – ha concluso Messina – dell’estremo pragmatismo espresso dalla signora Ministra, che ha affrontato le tematiche del settore senza formulare grandi promesse, ma affrontando con realismo le problematiche gravissime di riavvio dell’attività sostenendo la necessità di una ripartenza globale dell’intero settore".
Soddisfazione manifestata anche da Mario Mattioli, presidente di Confitarma, anche se fra le due associazioni resta la spaccatura sul tema delle crociere di cabotaggio: "Abbiamo illustrato una bozza di documento da proporre ai ministeri dei trasporti e della salute - ha spiegato Mattioli - che sarà discussa in un tavolo che verrà convocato nei prossimi giorni. Riguardo alle regole per la ripartenza delle crociere, abbiamo ribadito che l'emendamento per consentire al vettore nazionale con navi da crociera già iscritte nel Registro internazionale di poter effettuare temporaneamente crociere anche tra soli porti nazionali, non comporta oneri aggiuntivi a carico dello Stato rispetto a quanto già stanziato, è di breve durata e serve anche per testare l’applicabilità e l’efficacia del protocollo tecnico-sanitario in via di emanazione. Ho ribadito anche che le tematiche delle crociere e delle navi del Primo registro si trovano su due piani distinti e non intersecabili tra loro. Leggo con piacere il comunicato del Ministero – conclude Mattioli – da cui si evince sia una risposta sul primo registro quando si menziona “uno stanziamento dedicato al settore trasporti del recovery found”, sia al mondo delle crociere quando si citano finestre derogatorie alle norme ordinarie”.
Esprime soddisfazione per questo primo passo avanti anche Federagenti. "Da un lato - afferma il presidente Gian Enzo Duci in una nota - definire e validare i protocolli sanitari per consentire il riavvio per gradi di questo mercato, già ripartito, ad esempio, in Germania dal 1 giugno con le prime crociere fluviali. Dall’altro, supportare in via prioritariai soggetti imprenditoriali medi e piccoli che - come le agenzie marittime specializzate - nei porti vivono solo di servizi al settore crocieristico e che, in alcuni casi, terminata nel novembre scorso la stagione 2019, non hanno prospettive di traffico e reddito fino alla stagione 2021".
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