Crollo viadotto A6, per i periti fu solo colpa delle piogge: si va verso l'archiviazione
di Redazione
Secondo gli esperti la struttura era solida, non presentava ammaloramenti né carenze di manutenzione
Si avvia verso l'archiviazione l'inchiesta della Procura di Savona sul crollo del viadotto Madonna Del Monte, nel dicembre 2019, sull'autostrada A6 Savona-Torino. Alcune settimane fa i periti hanno depositato una relazione in cui sostanzialmente escludono ogni responsabilità da parte del concessionario. Il viadotto è risultato conforme alla normativa in vigore all'epoca della sua costruzione, negli anni '60, le fondazioni erano solide e la struttura non presentava ammaliamenti né carenze di manutenzione. Anche l'area, in assenza di episodi precedenti, non era classificata a rischio idrogeologico.
La conclusione degli esperti è che a causare il disastro sarebbe stata soltanto l'eccezionale ondata di maltempo: le piogge intense nei giorni precedenti al crollo avrebbe determinato un accumulo di acqua che, unito al temporale di quel giorno, avrebbe portato a far franare il versante. Uno smottamento imponente che ha investito e distrutto i piloni del viadotto. Ora la relazione è in mano al procuratore Ubaldo Pelosi che in questi giorni sta vagliando la possibilità di archiviare il fascicolo. Il nuovo viadotto, costruito in tempi record, è stato inaugurato lo scorso febbraio.
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