Delitto Cella, la Cecere prosciolta: "Nessuno mi darà indietro tutti questi anni"
di Redazione
Indagata per l'omicidio della segretaria di Chiavari nel 1996, ha visto cadere davanti al gup gli argomenti a suo carico raccolti dalla Procura
"Sono sollevata ma al tempo stesso amareggiata perché nessuno mi restituirà gli anni di sofferenza che ho dovuto subire". Così Annalucia Cecere (in una foto giovanile) commenta, tramite i suoi avvocati Giovanni Roffo e Gabriella Martini, la sentenza di proscioglimento dall'accusa di essere l'assassina di Nada Cella.
"Ringrazio i miei difensori - ha continuato - e spero che l'incubo sia finito. Adesso voglio solo tornare nell'anonimato".
"Siamo ovviamente molto soddisfatti del proscioglimento. Ce lo aspettavamo perché gli indizi erano molto labili. Aspettiamo le motivazioni e la decisione del pm".
Così gli avvocati Giovanni Roffo e Susanna Martini che assistono Annalucia Cecere dopo la sentenza di proscioglimento. "Per noi i punti deboli dell'indagine erano chiari: gli indizi non erano gravi, precisi e concordanti. Con le carte alla mano abbiamo cercato di fare capire la logicità della linea difensiva mentre la linea dell'accusa aveva incongruenze profonde", hanno continuato.
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