Disability Card, Genova sarà il prima grande città italiana ad attivarla
di Marco Innocenti
Stop a certificati cartacei per attestare il proprio status ma anche agevolazioni tariffarie per trasporti, cultura, educazione e sport
Genova prima di tutte. Il capoluogo ligure è infatti la prima grande città italiana ad avviare l'iter per l'adozione della Disability Card, la Carta Europea della Disabilità. Si tratta di una carta che permetterà di accedere ad una serie di servizi ma che, prima di tutto, permetterà di abbattere molta della burocrazia oggi richiesta anche solo per attestare la propria condizione di disabilità. La Carta infatti, grazie ad un semplice QR Code, sostituisce ogni tipo di verbale e di documento cartaceo emesso dall'amministrazione per certificare lo stato di disabilità della persona. In più, la Carta consentirà l'accesso a servizi pubblici e privati come ad esempio i trasporti, o ad agevolazioni tariffarie, come ad esempio l'ingresso gratuito nei musei.
Una volta avviato l'iter, che parte oggi con la firma della manifestazione d'interesse da parte del Comune di Genova, entro breve tempo sarà già possibile richiedere la Carta presso gli sportelli dell'Inps. La Carta, inizialmente, sarà un documento plastificato che verrà inviato al domicilio della persona, poi diverrà in formato digitale e sarà sempre gratuita.
"E' un bel progetto che rappresenta una sifda raccolta anche dal Comune di Genova - ha spiegato il ministro per le disabilità Erika Stefani, presente a Genova per la firma - Si tratta di una tessera che non solo ha in sé un carattere di semplificazione ma può anche essere arricchita di contenuti da parte delle amministrazioni locali, creando così un focus di energie e sensibilizzazione di cui il mondo delle disabilità ha bisogno".
"Ci sarà il City Pass automaticamente caricato nella Card e il trasporto - ha detto anche il sindaco Marco Bucci - non solo per la scuola e il lavoro ma anche per lo sport, l'educazione e la cultura. Un servizio che la città di Genova mette in campo per prima fra le grandi città ma mi auguro che in molte amministrazioni vogliano seguire il nostro esempio al più presto".
“Genova è la prima grande città italiana ad adottare la Carta europea per la disabilità e oggi il ministro Stefani, che ringrazio per il lungo confronto istituzionale di oggi e per l’ascolto delle nostre associazioni presenti sul territorio, ce lo ha pubblicamente riconosciuto - rimarca l'assessore con delega alla Famiglia e relativi diritti Lorenza Rosso -. Genova prima di Milano, Torino e Roma tanto per fare qualche esempio alla minoranza di sinistra che invece di partire all’attacco senza argomenti, potrebbe chiedersi perché le città dove amministra non ha ancora avviato l’iter per la Disability card. Ricordo anche ai mal informati del Pd, Cinque Stelle e sinistre massimaliste che questa giunta è la prima ad avere inserito una specifica delega, che ho l’onore di avere, rivolta alla promozione dei diritti delle persone disabili: la giunta Doria non mi risulta avesse avuto la stessa attenzione".
"Abbiamo servizi di trasporto gratis per i disabili anche per attività extrascolastiche e lavorative. Con la Disability card i musei saranno gratis per chi avrà la tessera europea e stiamo rendendo accessibili le spiagge - prosegue l'assessore Rosso -. Siamo il primo Comune ad avere un Piano di abbattimento delle barriere architettoniche geolocalizzato, abbiamo adottato criteri specifici per i bandi per le opere pubbliche che tengano conto come premialità dell’accessibilità. Abbiamo modificato il regolamento della precedente giunta inserendo il vincolo dell’accessibilità a tutti per il rilascio del patrocinio del Comune di Genova alle manifestazioni ed eventi. E potrei continuare. Il nostro lavoro e il nostro impegno sono costanti e lo dimostrano i fatti: dalla prossima settimana, partiranno anche i lavori per rendere al 100% accessibile il polo Tursino. Noi siamo al lavoro per i genovesi, tutti, con particolare attenzione a chi ha una disabilità per rendere il contesto urbano a misura di persona, una rivoluzione copernicana mai vista e mai portata avanti da chi oggi dai banchi dell’opposizione vuole strumentalizzare la disabilità e farne una sgangherata campagna elettorale”.
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