Elezioni, l'arcivescovo di Genova Tasca ai candidati: "Ridare fiducia così si trattengono i giovani"
di Tiziana Cairati
Il progresso come elemento per andare incontro alle fasce più deboli, la soluzione del problema infrastrutturale, sono i temi toccati dal vescovo
Il progresso come elemento per andare incontro anche alle fasce più deboli, la ricerca della pace sociale, la soluzione del problema infrastrutturale, il calo demografico, l'attenzione alle periferie. Sono alcuni dei concetti di cui parla l'arcivescovo di Genova Marco Tasca in un'intervista all'ANSA. Il tutto partendo da un appello ai candidati.
Per Marco Tasca si tratta del primo appuntamento elettorale che vive da arcivescovo di Genova. Quali dovrebbero essere gli impegni dei candidati? "Genova ha una comprovata e storica tradizione democratica. I valori della libertà, dell'accoglienza ai migranti, del sostegno alle fasce sociali più deboli, il rispetto per i valori etici e religiosi, la salvaguardia della pace politica e sociale sono punti di forza su cui poggia la città. Partendo da questa base ideale, la Chiesa chiede di adoperarsi per il progresso e la costruzione del bene comune; essa sarà collaborativa - come sempre - con chi, condividendo questi valori, sarà chiamato a governare la città".
Genova sta perdendo abitanti... "Per offrire ai giovani la possibilità di non dover emigrare da Genova, è auspicabile che la città mantenga ed incrementi soprattutto la sua tradizione industriale, faccia crescere la ricerca e il settore delle nuove tecnologie, risolva l'annoso problema dei collegamenti aerei, stradali, ferroviari, permetta al porto di svilupparsi e migliori la già in parte intrapresa vocazione turistica, senza dimenticare l'interno del territorio genovese. Se questo avvenisse, si svilupperebbe la possibilità anche per i giovani di trovare lavoro in Genova".
Quali sono le principali criticità che osserva la Chiesa? "Siamo di fronte ad una città che negli ultimi decenni ha perso decine di migliaia di abitanti. Bisogna ridare fiducia e rovesciare il pessimismo che noto in molti, specie nei quartieri periferici. Bisogna ridare alle diverse categorie sociali le ragioni per ritrovare fiducia e speranza nel futuro. La Chiesa sarà al fianco di chi opera per il bene e lo sviluppo della società. Genova, a dispetto di quanto si dice, è una città generosa e dal cuore grande".
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