Energia marina, nel 2024 crescono investimenti e progetti in Europa

di Sagal

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Il settore avanza verso la fase commerciale tra nuove installazioni, finanziamenti pubblici e maggior fiducia degli investitori privati

Energia marina, nel 2024 crescono investimenti e progetti in Europa

Il settore dell’energia oceanica ha registrato nel 2024 un’accelerazione verso la commercializzazione, con un aumento dei progetti pre-commerciali e nuove installazioni su larga scala. A sostenerlo è Ocean Energy Europe (OEE), che ha diffuso i dati più recenti sullo stato dell’industria.

Progetti tidal – Il numero di impianti pre-commerciali a energia mareomotrice è cresciuto nel corso dell’anno, confermando una tendenza positiva per il comparto. In parallelo, diverse tecnologie a energia ondosa sono state testate su scala reale, segnando tappe importanti per il passaggio alla fase industriale. Secondo OEE, nei prossimi cinque anni sono previste installazioni per circa 165 MW distribuiti su 15 impianti sostenuti da fondi pubblici. Questo sviluppo progressivo sta rafforzando la fiducia degli investitori privati, elemento essenziale per sostenere la crescita del settore.

Finanziamenti pubblici – Il percorso di sviluppo è supportato da sovvenzioni europee e nazionali, a cui si affiancano meccanismi di sostegno ai ricavi nei principali Paesi coinvolti, come Regno Unito e Francia. Questi strumenti hanno permesso di offrire una visibilità di mercato a lungo termine, elemento chiave per attrarre capitali privati. “Serve un’interazione continua e coordinata tra sussidi ai ricavi e finanziamenti a fondo perduto per far crescere ulteriormente la pipeline e accelerare l’industrializzazione dell’energia oceanica”, sottolinea OEE.

Energia ondosa – Anche l’energia generata dalle onde ha raggiunto nel 2024 traguardi tecnologici e finanziari rilevanti. Alcune tecnologie sono ora pronte per essere implementate su scala industriale e i primi progetti di parchi marini sono in programma per i prossimi anni. I finanziamenti europei hanno svolto un ruolo cruciale nello sviluppo di queste tecnologie e nella preparazione delle prime installazioni. Tuttavia, OEE avverte che “i meccanismi nazionali di supporto ai ricavi saranno determinanti per rendere questi progetti bancabili, sviluppare ulteriormente la pipeline e raggiungere gli obiettivi nazionali di implementazione”.

Sostegno mirato – Valentin Dupont, Senior Policy Officer di Ocean Energy Europe, ha evidenziato il ruolo guida di Regno Unito e Francia: “Con il supporto nazionale ai ricavi, i progetti mareomotrici prosperano e gli investimenti privati arrivano rapidamente. È necessario replicare questo modello per l’energia ondosa, in particolare in Portogallo, Spagna, Regno Unito e Irlanda”. Per Dupont, il contributo dell’Unione Europea rimarrà essenziale: “Serve per sostenere nuove installazioni e far crescere il settore. La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) deve ora intervenire con prestiti e garanzie per sostenere i primi parchi pre-commerciali”.

Competitività europea – Secondo OEE, l’energia oceanica rappresenta un’opportunità concreta per rafforzare la competitività dell’Europa e contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione. Il potenziale industriale è significativo: si parla di 400.000 nuovi posti di lavoro, 100 GW di energia rinnovabile prevedibile e opportunità di export a livello globale.

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