Ennesima aggressione al Galliera: paziente frattura dito ad infermiere
di Michele Varì
Alle due di notte: l'aggressore, reduce da una rissa, era accompagnato solo da due volontari
Ancora un'aggressione ad un dipendente medico o paramedico del pronto soccorso del Galliera: nella notte un ucraino reduce da una rissa in centro cui ha sfasciato un locale ha colpito con violenza e fratturato un dito ad un infermiere del reparto.
ll fatto è avvenuto alle due di notte, ossia quando il posto fisso di polizia del pronto soccorso è sprovvisto di personale visto che viene presidiato sino all'una di notte. Per questo il primario Paolo Cremonesi in seguito alle reiterate aggressioni subite da infermieri e medici aveva chiesto al Comune di Genova e alle forze di polizia di prolungare il servizio del posto fisso.
Inutile anche la presenza del guardiano notturno istituita dallo stesso ospedale: il vigilantes, infatti, siccome deve controllare tutto il nosocomio quando è avvenuta l'aggressione non era presente. Non solo: dalle testimonianze degli infermieri, quando è giunto sul posto non è riuscito da solo a bloccare lo straniero, un energumeno completamente fuori di sé che, lamentano dall'ospedale, "è stato trasferito al pronto soccorso con la sola presenza di due militi di una pubblica assistenza e senza l'ausilio dei poliziotti o dei carabinieri per primi intervenuti nel sedare la rissa".
Insomma il pronto soccorso del Galliera, l'avamposto dove confluiscono tutti reduci delle notti folli della movida del centro storico, proprio alla vigilia della grande festa prevista in centro per Capodanno, dopo le reiterate aggressioni avvenute nel reparto nei mesi scorsi, chiede ancora una volta aiuto alle istituzioni per riuscire a garantire un servizio adeguato senza dovere mettere a repentaglio l'incolumità di medici ed infermieri.
Condividi:
Altre notizie
Mercoledì sera Benvenuti in Liguria fa tappa a Bormida, Osiglia e Rialto
25/11/2024
di Gilberto Volpara
Giornata contro la violenza sulle donne: eventi a Genova e in tutta Italia per ricordare e sensibilizzare
25/11/2024
di Matteo Cantile