Femminicidio Scagni, Alberto e la chat con Luca Bizzarri prima del delitto. Gli insulti, poi la richiesta: "Fammi un autografo"
di Redazione
Lo scambio di messaggi è agli atti dell'inchiesta depositati con la chiusura delle indagini. L'attore indispettito dalle richieste dell'uomo che poi uccise la sorella
Alberto Scagni, l'uomo che il primo maggio dell'anno scorso ha ucciso la sorella Alice, dieci ore prima del delitto chattava su Instagram con il comico, e allora presidente della Fondazione Palazzo Ducale, Luca Bizzarri. Lo scambio di messaggi è agli atti dell'inchiesta depositati con la chiusura delle indagini per l'omicidio. Prima Scagni aveva insultato Bizzarri pubblicamente sui social ma poi, poco prima delle dieci del mattino, aveva iniziato a scrivergli privatamente.
"Ti vorrei incontrare" scriveva Scagni a Bizzarri. "Per cosa?", chiedeva Bizzarri e il killer rispondeva così: "Per stringerti la mano e chiederti un autografo". A quel punto Bizzarri rispondeva di nuovo: "Ma se fino a un giorno fa mi auguravi le peggio cose?". La gentilezza di Scagni inizia a svanire: "E' un sì oppure un no... Tanto da non perdere tempo, ragazzo...". Il comico cerca di capire il motivo degli insulti e allora Scagni rimarca: "Mi farò una ragione che un SI' o un NO sono risposte o vietate oppure difficili. Come metterci la faccia invece della voce... sei davvero un bravo ragazzo... Buona giornata, anzi buona vita"
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