Ferrovia Genova-Casella ferma da mesi: chiesti in consiglio regionale tempi certi per la riapertura. Sanna: “Ancora nessuna risposta”

di Carlotta Nicoletti

Un’interrogazione del gruppo dem chiede chiarezza sulla fine dei lavori e su misure alternative più efficaci per utenti e territori

La sospensione della linea ferroviaria Genova-Casella, inattiva dal settembre 2024 per lavori di manutenzione, sta causando disagi diffusi. Nove consiglieri regionali del centrosinistra hanno presentato un’interrogazione a risposta immediata per chiedere alla Giunta tempi certi sulla riapertura e misure alternative realmente efficaci per pendolari, turisti e residenti.

Linea interrotta – Dal 6 settembre 2024 il servizio ferroviario tra Genova e Casella è sospeso per manutenzioni straordinarie. I lavori, secondo quanto comunicato ufficialmente, dovrebbero concludersi entro il secondo trimestre del 2025, ma al momento non sono state fornite date precise per la riattivazione.  Disagi – La linea, lunga circa 25 km e con 12 fermate, serve oltre 200.000 passeggeri all’anno. La sua chiusura ha penalizzato studenti, pendolari e turisti, costretti a utilizzare autobus sostitutivi che, secondo numerose segnalazioni, non garantiscono puntualità né un servizio equivalente.

Impatto economico – I consiglieri regionali Armando Sanna, Roberto Arboscello, Carola Baruzzo, Simone D’Angelo, Enrico Ioculano, Davide Natale, Andrea Orlando, Katia Piccardo e Federico Romeo sottolineano anche le ricadute negative sulle attività economiche locali, soprattutto nelle aree dell’entroterra.

Richieste alla Regione – Nel documento si chiede al Presidente e alla Giunta di indicare i tempi certi per il ripristino del servizio ferroviario e di spiegare quali misure siano state adottate per limitare i disagi. L’interrogazione fa leva sulla responsabilità regionale nella programmazione e nel finanziamento del trasporto pubblico locale. “I sindaci della valle chiedono a gran voce a che punto sono i lavori. Questo è un trenino unico in Italia, monorotaie e per il 70% passa nella zona di Sant’Olcese. E un servizio per i cittadini ma anche un’attrazione turistica e sviluppo economico importante per l’entroterra. Occorre un tavolo per parlarne, oggi in aula ancora non abbiamo avuto risposte”, il capogruppo in ragione del Pd, Armando Sanna.

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