Filippo Biolé a Telenord spiega la sua candidatura: “Spinto da un mondo che vuole tornare a votare”
di Matteo Cantile
Il candidato sottolinea le pressioni ricevute e critica la scelta di Silvia Salis come nome del centrosinistra
Per chi ha poco tempo
1️⃣ Filippo Biolé ha deciso di candidarsi su richiesta del suo comitato elettorale e di un ampio mondo civico
2️⃣ Critica la scelta di Silvia Salis, sostenendo che non rappresenti la comunità
3️⃣ Il suo obiettivo è riportare le persone a votare e ridurre l’astensionismo
La notizia nel dettaglio
La candidatura di Filippo Biolé alle amministrative di Genova nasce da una spinta del suo comitato elettorale e da un'ampia rete civica che ha visto in lui la possibilità di riavvicinare i cittadini alla politica. Lo ha dichiarato lui stesso a Telenord, nella trasmissione "Incontri Genova Italia".
Motivazioni – “Per me è stato un percorso complesso, sapevo di dover affrontare un mondo diverso dal mio ma che risponde a forti motivazioni che vengono da molto lontano”, ha spiegato Biolé. Il candidato civico ha sottolineato come la sua decisione non sia stata influenzata dall’investitura di Silvia Salis da parte del centrosinistra: “Avevo già deciso prima”.
Rapporto con i partiti – Biolé ha raccontato di essersi consultato con diversi partiti, trovando condivisione sulla necessità di puntare su un civico autentico: “Tutti vedevano positivamente la mia proposta”. Tuttavia, non ha condiviso la scelta finale del centrosinistra: “L’investitura a Salis non rappresenta la comunità”.
Obiettivo – La priorità della sua candidatura è combattere l’astensionismo: “Riportare le persone a votare, è per loro che ho deciso di fare questo passo”. Il candidato ha raccontato la sua esperienza nelle scuole a nome dell’Associazione degli ex deportati nei campi di sterminio, parlando a 12mila studenti genovesi in 9 anni di attività: “Dopo questa esperienza, dopo avere tanto parlato del ruolo dei singoli all'interno delle comunità, ho capito che questo doveva essere il passo successivo”.
Critiche al centrosinistra – Biolé ha evidenziato come il centrosinistra abbia sprecato tempo in trattative interne: “Ha perso mesi nel suo logoramento e alla fine non ha fatto la scelta che poteva veramente unire tutti”. Secondo lui, la proposta di Salis “non è stata bene accolta dalla base”.
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