Funghi, buone prospettive per la "caccia" nei boschi liguri
di Redazione
Le piogge di fine estate fanno ben sperare per la raccolta in Liguria. Secondo Coldiretti, l'interesse per le passeggiate in cerca di funghi è in aumento
Con l'arrivo dell'autunno torna la tradizionale caccia ai funghi tra i boschi della Liguria, un'attività che secondo Coldiretti quest'anno potrebbe conoscere un vero e proprio boom, con tanti neofiti attratti dalla prospettiva di lunghe passeggiate nella natura, lontane da potenziali assembramenti con i connessi rischi di contagio da Covid 19.
Gli acquazzoni e le temperature elevate delle ultime settimane hanno creato condizioni favorevoli soprattutto al Nord e nelle zone appenniniche mentre al Sud si dovrà ancora attendere, sostiene Coldiretti. In Liguria, fa sapere l'associazione, "si attendono gli effetti delle piogge, sperando in una buona stagione".
Ma meglio essere prudenti: non ci si improvvisa fungaioli. Coldiretti ha stilato un decalogo di sicurezza:
1) Documentarsi sulla difficoltà dell'itinerario;
2) Comunicare il proprio tragitto evitando le escursioni in solitaria;
3) Fare attenzione ai sentieri nel bosco che possono diventare scivolosi a causa della pioggia;
4) Consultare i bollettini meteo;
5) In caso fulmini non fermarsi vicino ad alberi, pietre e oggetti acuminati; u
6) Usare scarpe e vestiti adatti e fare scorte di acqua e cibo;
7) Non raccogliere funghi sconosciuti (e, aggiungiamo noi, è sempre meglio far controllare anche quelli commestibili dagli esperti micologi delle Asl per eliminare ogni dubbio);
8) Verificare i limiti alla raccolta di funghi con i servizi micologici territoriali;
9) Pulire subito il fungo da rami, foglie e terriccio;
10) Per il trasporto meglio usare contenitori rigidi e areati che proteggono il fungo.
Ecco la situazione nel resto d'Italia, riportata da Coldiretti. In Veneto si annuncia una stagione più che favorevole per tutte le specie che si trovano nei boschi: galletti, porcini, mazza di tamburo, finferli. È buona la raccolta in Cadore, nell'agordino, nella Val Zoldana e nelle zone colpite dalla tempesta Vaia, quindi pure nel vicentino sull'Altopiano, dove continua la proliferazione dopo uno stop dovuto allo schianto di alberi. Buona la situazione anche in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia dove si registra una crescita abbondante per tutte le principali varietà. In Lombardia si raccoglie in Valcamonica, nel Bresciano, con un forte aumento di porcini, russule e altri funghi. Più difficile fare previsioni per l'alta Lombardia, dove tra le province di Varese, Como, Sondrio e Lecco il caldo intenso delle scorse settimane ha rallentato di molto la crescita dei funghi, ancora assenti nella zona bassa mentre si trovano in discreta quantità solo nella fascia tra i 1500 e i 1800 metri. Allo stato attuale, oltre ai porcini, predominano le russule'; i cantarelli sono stati i primi a comparire ma piccoli e poco abbondanti. In Valle Brembana, nella Bergamasca, la stagione è iniziata in questi giorni, ma sembra che sia buona, soprattutto per i porcini. "Meno buona la situazione in Piemonte, dove anche i cercatori più esperti faticano a trovare funghi", continua Coldiretti. In Toscana si preannuncia un autunno molto interessante, a partire dalle zone top di Valtiberina e Casentino (Arezzo) in cui si stima un incremento del 50% nella raccolta rispetto alla media degli ultimi anni. Sui colli dell'Emilia sono attese ottime nascite di funghi porcini estivi, "mentre - dice Coldiretti - le previsioni sono più negative in Romagna, così come nelle Marche dove si registra ancora una scarsa presenza, soprattutto di porcini e galletti, in Umbria e nel Lazio". Raccolta ancora al palo soprattutto al Sud.
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