Genova, allarme sicurezza a Sottoripa. I commercianti: "Altro che pattuglie, ci vorrebbe l'esercito"
di Redazione
Turisti e commercianti in pericolo: accoltellamenti e spaccio tasformano tutta la zona in un luogo di paura
Di Raffaella Palumbo
La storica zona di Sottoripa, un tempo vanto del centro storico genovese, è ormai sprofondata in un abisso di degrado e violenza, divenendo un'area ad alto rischio dove la criminalità ha preso il sopravvento. Accoltellamenti, risse, spaccio di droga: questi sono gli scenari quotidiani che i residenti, i turisti e i commercianti devono affrontare. La sicurezza è diventata un miraggio, e la comunità si trova sull'orlo della disperazione.
Nonostante la presenza delle forze dell'ordine, la situazione è fuori controllo. Una sola pattuglia, composta da tre agenti di polizia locale, si rivela del tutto insufficiente per contrastare un'ondata di criminalità organizzata e violenza che dilaga sotto i portici. I malviventi, sfruttando l’esiguo numero di poliziotti, operano strategicamente, eludendo i controlli con una facilità allarmante: a seconda del posizionamento della pattuglia, i malfattori agiscono sul versante opposto, sfruttando la sedentarietà degli agenti. Inoltre, le telecamere di sorveglianza, che potrebbero rappresentare un efficace deterrente, in diverse aree, sono state completamente sradicate e distrutte, lasciando l'area del tutto scoperta. Le stesse, nonostante sia trascorso più di un mese dalla segnalazione degli esercenti e dei residenti, non sono state ancora ripristinate.
Il via vai di individui potenzialmente pericolosi, spesso minori non accompagnati e gruppi di giovani dediti allo spaccio, è costante. La loro presenza intimidisce i turisti e i passanti, compromettendo gravemente l’economia locale. “Il lavoro è calato drasticamente, la gente ha paura di passeggiare qui. Non sappiamo più a chi chiedere aiuto. Abbiamo paura", racconta un commerciante di origini bengalesi, che descrive una situazione di tensione crescente. Anche i baristi sono costretti a chiudere i locali prima del previsto per evitare situazioni di pericolo: “Siamo costretti a chiudere alle otto di sera, quando potremmo restare aperti fino a mezzanotte. È troppo rischioso. Nel nostro bar entrano persone che sono già ubriache, che consumano e non vogliano pagare, che minacciano e diffondono terrore...” afferma uno di loro.
Il grido d’aiuto della comunità è chiaro: "Serve l'esercito, costantemente ed in più punti! Il comune non può ignorare questo degrado, non può aspettare che accadano cose irrimediabili per poi provare correre ai ripari". La politica deve intervenire con urgenza, perché il centro storico di Genova, patrimonio dell’UNESCO, non può essere abbandonato in queste condizioni. La città non può permettersi di vedere un’area così importante cadere nelle mani della criminalità. Senza un intervento deciso, il futuro di Sottoripa appare sempre più cupo, e la richiesta di sicurezza della comunità resta inascoltata.
Se Genova vuole preservare la sua storia e la sua bellezza, è necessario un piano d'azione straordinario. Non è più possibile attendere o aspettare l'irreparabile per intervenire, la sicurezza di tutti è a rischio.
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