Genova, dall'ospedale Gaslini arriva Spacy: l'eroe anti Covid
di Alessandro Bacci
Il videogioco interattivo per smartphone per aiutare i bambini durante la pandemia. Il progetto reso possibile grazie all'Agenzia Spaziale Europea
Ha una testona bianca, con una piccola antenna con due occhi azzurri e una maglietta blu. Il suo nome è Spacy, un mini-robot, il "piccolo-eroe" anti-Covid, creato dall'unione dell'ospedale pediatrico Gaslini e dall'Agenzia Spaziale Europea, che ha messo a disposizione 10 milioni di euro. Sarà disponibile gratuitamente su tutti gli store digitali per almeno sei mesi, a partire dal 4 aprile. Spacy è il protagonista di "Space for Children", un'app interattiva creata per aiutare i bambini a cavarsela durante la pandemia e, al tempo stesso raccogliere informazioni su come i più piccoli stanno affrontando questo difficile momento.
“Abbiamo fatto sin da subito nostro il progetto "Space for Children", dichiara la dottoressa Silvia Scelsi, responsabile del Dipartimento delle professioni sanitarie dell’Ospedale Gaslini. Abbiamo messo nel progetto tutta la nostra esperienza e anche quanto emerso, nella primavera scorsa, dal survey ‘Ciao come stai?’. Sarà estremamente importante per noi sia valutare se ci siano stati cambiamenti negli stati d’animo e nelle percezioni del virus da parte dei più piccoli, così come testare nuovi strumenti di interazione e di ingaggio digitali, sia a scopo educativo che terapeutico”.
Spacy arriva da lontano, entra nelle camerette dei bambini e proprio in quel momento inzia l'avventura, è costituita da 4 cortometraggi, ognuno con un protagonista diverso: 2 femmine e 2 maschi, che corrispondo a come età alle due fasce di utenza immaginate dai creator, "children" nell'età compresa tra i 7 e 9 anni e "kids" tra i 10 e i 12 anni. Basterà schiacciare le dita sullo schermo del cellulare e, i bambini potranno modificare gli sviluppi della trama, scegliere le azioni che i protagonisti dovranno realizzare o scegliere la risposta che dovrà dare. E' una novità assoluta perchè a differenza dei tradizionali videogiochi tradizionali, il bambino interagirà con dei veri attori. Ogni attore, a seconda del gesto compiuto dal bambino sul dispositivo mobile, agirà sullo schermo in modi diversi e la narrazione si modificherà in base alle scelte fatte.
“Il carattere ludico-formativo del progetto non è una novità, spiega Riccardo Boccuzzi, founder e amministratore delegato di Hypex, nonché regista e anima del progetto. Il gaming è oramai quasi obbligatorio per parlare al target dei giovanissimi. Interagire con attori in carne e ossa è invece sicuramente una novità e la fortissima empatia che si crea con Spacy nasce come reale necessità per esorcizzare una sorta di tabù sul Coronavirus, o meglio sugli aspetti più critici che il virus ha messo in scena con il suo arrivo nella vita dei bambini. Più in profondità scendiamo, selezionando i lati più oscuri dello scenario da comunicare, più in alto dobbiamo volare a livello narrativo/estetico per far sì che quello scenario venga “esorcizzato”. Se ad esempio, vogliamo parlare del tanto temuto tampone senza spaventare i bambini, dobbiamo farlo con i due occhioni dolcissimi di Spacy in una piattaforma spaziale o addolcire il racconto con una musica disneyana durante il gioco della campana.
“Siamo soddisfatti e entusiasti del progetto ‘Space for Children’, sostiene la dottoressa Beatrice Barresi, Project Manager dell’ESA, responsabile del progetto. È un prodotto altamente innovativo che mette in luce anche nuove possibilità di utilizzo della tecnologia spaziale. Grazie all’uso di questa app nessun bambino sarà escluso dal poter fare questa esperienza e, grazie al segnale di geolocalizzazione fornito dai satelliti, a ciascuno potrà essere data una risposta personalizzata, diversa - se sarà il caso - da luogo a luogo, in funzione dei colori delle Regioni e delle norme in vigore”.
L'applicazione è un progetto per tutta la famiglia: “‘Space for Children’ è un progetto per tutta la famiglia, conclude Cosimo de Russis, presidente e founder di Hypex. Non solo dovrà essere scaricata sui dispositivi dei genitori, ma loro stessi verranno coinvolti da Spacy durante l’esperienza e potranno affiancare i figli durante tutto il gioco. E aggiunge: Siamo molto orgogliosi, per una giovane impresa potersi già confrontare e collaborare con giganti come l’ESA o il Gaslini è un grande onore e opportunità. Stiamo già pensando ai prossimi progetti, tra cui la piattaforma software che permetterà a tutti di avvicinarsi alla Realtà Interattiva”.
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