Genova, botta e risposta fra San Martino e Uil: "Mai venuta meno sicurezza dei lavoratori"
di Marco Innocenti
Bizzarro (Uil): "Improvvisati istituti contrattuali come la reperibilità". L'ospedale: "I 14 tecnici sono perfettamente interscambiabili"
Botta e risposta fra il policlinico San Martino di Genova e il sindacato interno Uil Fpl. Ad accendere la miccia la nota diffusa dal Gruppo Gau del sindacato nella quale si sottolineava la carenza di personale, in particolare fra i tecnici di radiologia medica presso il pronto soccorso dell'ospedale genovese. "Assenze dettate da sospensioni per inadempienza vaccinale, lavoratori che si ammalano di Covid, mancate sostituzioni di maternità, ferie e altre situazioni normali, straordinarie o prevedibili hanno gettato l'Ospedale Policlinico San Martino nel caos - si legge nella nota - Nella notte tra l’8 e il 9 gennaio erano presenti in servizio solo due unità di tecnici sanitari di radiologia medica presso il reparto di pronto soccorso per svolgere un lavoro di routine, nel contempo è stata richiesta l'apertura di tre sale operatorie di diverse discipline - ortopedia, neurochirurgia e urologia - senza la copertura di organico necessaria. La carenza di personale TSRM al pronto soccorso ha inciso sull'intera organizzazione del lavoro, sui diritti di lavoratrici e lavoratori e sulla sicurezza. Nello specifico, la dotazione organica della Radiologia d’Emergenza dovrebbe essere costituita da quattro TSRM h24, più un’unità reperibile da chiamare in caso di ulteriori emergenze come sale operatorie ecc... Questa condizione, purtroppo, non viene rispettata ormai da diversi mesi. Non è possibile sperare sempre sul senso di responsabilità dei lavoratori che, nonostante il periodo di forte stress, non si sono mai tirati indietro".
"Per far fronte a tale emergenza sono stati improvvisati istituti contrattuali come la reperibilità, probabilmente non riconosciuta in termini economici - spiega Giovanni Bizzarro, segreteria Gau Uil Fpl Ospedale Policlinico San Martino - Inoltre in totale assenza di disposizioni scritte, sono stati contattati i tecnici di altri reparti di radiologia, anch’essi in criticità, oppure non in turno o in ferie. Senza il personale necessario non sarà possibile garantire i servizi, figuriamoci l’eventuale incremento di attività. Chiediamo con urgenza all'azienda di espletare tutte le possibili procedure di reclutamento dei TSRM per integrare il personale attingendo alle graduatorie esistenti o attivando tutte le tipologie contrattuali di approvvigionamento del personale previste per legge” .
A breve giro di posta, ecco arrivare la replica del policlinico: "L'Ospedale sottolinea innanzitutto che non è mai venuta meno la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori - scrive la direzione del San Martino - A fronte delle effettive assenze, per varia natura, di 14 tecnici di radiologia, si precisa che gli operatori specializzati assunti al Policlinico sono dislocati su diverse linee di attività e luoghi di produzione, sono perfettamente interscambiabili e appartengono alla dotazione organica complessiva dell’Azienda. Per questo sono tutti in disponibilità per la copertura delle necessità assistenziali, ivi compresi gli eventuali imprevisti. A tale scopo risponde anche l’istinto della pronta disponibilità, attivato correttamente dall’Azienda. Inoltre è previsto un piano assunzionale 2022 che tenderà ad accorpare sempre più in pochi poli le risorse da condividere. Infine pare opportuno evidenziare che il Pronto Soccorso, per propria natura, non partecipa al piano Restart".
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