Genova, Canevello: "Regole per garantire la circolazione in sicurezza dei monopattini"
di Anna Li Vigni
Monopattini o similari sono mezzi che si inseriscono nella circolazione sulle strade
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Si torna a parlare della questione sicurezza dei monopattini a seguito della tragica notizia della morte di una donna di 34 anni, travolta da un camion a Genova, mentre stava guidando un mezzo elettrico.
Il tema dei monopattini è un problema urgente di sicurezza stradale.
"Ho saputo che c'è stato un incidente mortale. Non conosco le responsabilità e certamente stiamo affrontando un periodo particolare. Per noi di ACI il tema è la sicurezza stradale. Risulta importante la conoscenza delle regole e l'informazione per la prevenzione.
Questa nuova ondata di mobilità green esula dai mezzi normali e questi monopattini o similari ci fanno riflettere perchè sono mezzi che si inseriscono sulla circolazione quindi sulle nostre strade e dobbiamo domandarci: c'è una conoscenza delle regole del codice della strada?
Noi come Automobil Club abbiamo da anni attivato delle fonti di contatto con i ragazzi delle scuole di primo e secondo livello.
Non c'è limite di età, chi viaggia in moto su un mezzo regolarmente registrato ha avuto un'istruzione ed avendo fatto una scuola guida ha la facoltà di guidare. Noi abbiamo istituito anche corsi di guida sicura in circuito: non serve solo poter guidare bisogna saper guidare. Con l'Inail e con le autorità scolastiche abbiamo avviato contatti per responsabilizzare i ragazzi.
Ci vuole una normativa, l'età, l'identificazione dei mezzi, l'obbligo a determinati presidi del mezzo.
In questo momento i rischi ci sono e questo incidente ne è la prova", commenta il presidente Giovanni Battista Canevello, presidente dell'Automobil Club di Genova.
"E addirittura questi mezzi sono entrati nelle strade di grande circolazione, prosegue Canevello, noi abbiamo una commissione mobilità e traffico che ha valutato la necessità di arrivare ad una mobilità più utile e regolare tra l'altro c'è anche un progetto tram perchè crediamo che la mobilità urbana debba trovare delle forme di utilizzo diverse dall'automobile e in più l'ACI ha la Fondazione Caracciolo di cui io sono consigliere, che sta facendo uno studio approfondito sulla mobilità specialmente nei grandi centri urbani: sentiamo dire spesso che nelle città del Nord la mobilità su due ruote, biciclette in primis è più avanti che da noi ma noi non abbiamo nè la cultura nè le strade, abbiamo visto alcuni provvedimenti del Comune di Genova come la circolazione in Corso Italia per incentivare l'uso della bicicletta. ma le conseguenze sono notevoli perchè abbiamo creato due sensi di marcia andata e ritorno in Corso Italia che è una strada di percorrenza e di collegamento col levante e con il centro della città e con l'utilizzo di una corsia esclusivamente riservata ai ciclisti che è all'80% inutilizzata è utilizzata nei giorni festivi ma certamente incide sulla mobilità e sul traffico della città. Non vogliamo criminalizzare il monopattino ma ieri ho incontrato ragazzi che circolavano con dei pattini a rotelle sulla rete stradale e questo indubbiamente costituisce pericolo.
Sicurezza stradale vuol dire cultura, conoscenza delle regole e prevenzione. Se si organizzano incontri finalizzati allo scopo contribuirenmo a dare delle informazioni. Chi circola in macchina corre determinati pericoli ma per chi circola con questi mezzi il pericolo è elevatissimo. Tra l'altro si sta facendo strada una nuova moda: mettere il monopattino nel bagagliaio della macchina, raggiungere un punto della città dove è più facile posteggiare e poi inserirsi nel traffico urbano con il monopattino.
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