Genova, caso Ducale, Toti a Sansa: "La cultura è di tutti, non di chi pensa di averne ancora l'egemonia"

di Stefano Rissetto

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Il presidente della Regione ribatte alle accuse di "neocolonialismo di parte" nel mondo delle arti e delle lettere

Genova, caso Ducale, Toti a Sansa: "La cultura è di tutti, non di chi pensa di averne ancora l'egemonia"

Giovanni Toti replica a stretto giro a Ferruccio Sansa e Selena Candia che, prendendo spunto dalla mancata riconferma al Ducale di Serena Bertolucci, mettono sotto accusa la politica culturale degli enti locali oggi governati dal centrodestra. "La colossale Orestea (nella foto) di Davide Livermore, l’orchestra del Carlo Felice in tour per la Liguria, la mostra di Rubens a Palazzo Ducale, gli spettacoli itineranti del Teatro della Tosse nei nostri borghi, i balletti ai Parchi di Nervi, la mostra di Picasso a Sarzana, Roberto Vecchioni che racconta gli antichi greci ai ragazzi del liceo della Spezia, il Festival di Borgio Verezzi, l’Orchestra Sinfonica protagonista assoluta al Festival di Sanremo e potrei andare avanti per ore. Sono solo alcune - scrive Toti sul suo profilo social - delle immagini che mi rendono orgoglioso di essere da quasi un anno l’assessore alla cultura di Regione Liguria. Una delega scelta e voluta convintamente come presidente che dimostra l’importanza che questa amministrazione vuole dare al settore".

"Noi crediamo che la cultura abbia la forza di cambiare la qualità della vita delle persone, di cambiare il volto delle città e di arricchirle. Grazie alla cultura - prosegue - la nostra regione può crescere, creare posti di lavoro e farsi conoscere in tutto il mondo. Un tempo si diceva che con la cultura non si mangia, noi oggi siamo qui per dire e dimostrare il contrario. La cultura nutre: le anime prima di tutto, ma anche le imprese che investono nel settore, le persone che ci lavorano, il turismo e l’economia del territorio, senza dimenticare tutta la comunità che ci vive intorno".

"Per crescere però serve investire e noi lo stiamo facendo, nell’ultimo assestamento estivo per esempio abbiamo aggiunto a bilancio 2 milioni in più, per un totale di oltre 8 milioni stanziati nel 2023 con cui abbiamo finanziato le più importanti realtà culturali del nostro territorio. E andremo avanti così, per molto tempo ancora, consapevoli che la cultura non sia né di destra né di sinistra (come invece vorrebbero alcuni intellettuali che pensano ancora di avere l'egemonia culturale di questa regione) ma che sia un patrimonio di tutti.  Libera e soprattutto - conclude - che rende liberi".