Genova, completato entro la fine del 2025 il restauro di 5 Forti. Il sindaco Bucci: "L'accesso non sarà a pagamento"
di Filippo Serio
In autunno pronta la strada di collegamento ai forti. Attività enogastronomiche e culturali e servizi per passare la notte
"L'accesso al parco dei Forti genovesi non sarà a pagamento" - lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci durante la presentazione del progetto di riqualificazione del Sistema dei Forti della città, e della strada che li metterà in collegamento. "Sul territorio abbiamo dei parchi che sono a pagamento, come Villa Pallavicini a Pegli o Villa Serra di Comago. Ma non sarà il caso dei Forti genovesi."
Entra infatti nel vivo il progetto del Comune di Genova per il restauro e la valorizzazione della cinta muraria e del Sistema dei Forti. Una rete integrata di interventi volti a restituire le antiche fortificazioni genovesi a residenti e visitatori, coniugando l’attenzione per il patrimonio storico, architettonico e paesaggistico alla valorizzazione a scopo turistico, con benefici dal punto di vista sociale, culturale ed economico per la Città e per tutto l’entroterra genovese.
Cantieri già partiti a Santa Tecla, Puin e Belvedere; Forte Begato in fase di pre-cantierizzazione e Tenaglie in progettazione esecutiva, mentre sarà inaugurata a fine 2024 la Strada dei Forti, il nuovo percorso ciclo-pedonale attrezzato tra il Diamante e piazza Manin.
Progetto finanziato con le risorse del Pnrr: circa 28 milioni tra restauro dei primi 5 forti (19,21 milioni) e Strada dei Forti (8,6 milioni), a cui si aggiungono 40,5 milioni per la Funivia di Begato e 2 per l’Acquedotto Storico, per un totale di circa 70 milioni di euro.
Grazie alle progettualità sviluppate dai suoi uffici, il Comune di Genova ha potuto beneficiare di un importante stanziamento economico destinato a strappare al degrado e all’abbandono, attraverso un elaborato piano di recupero e rivitalizzazione, quella che con i suoi 19 km è a tutti gli effetti la più lunga cinta muraria d’Europa, seconda a livello mondiale solo alla Grande Muraglia cinese.
Forte Begato, in particolare, diventerà l’hub del Sistema dei Forti: pensato come punto di accoglienza di turisti ed escursionisti, vedrà l’allestimento di info-point, bike-rent con bagni e docce, area pump-track/bike-school, locale ciclo-officina per le piccole riparazioni delle biciclette (muscolari ed elettriche). Lungo la Strada dei Forti saranno installate bacheche informative e totem digitali per scoprire e approfondire la storia delle antiche fortificazioni militari genovesi. Inoltre, è prevista l’illuminazione scenografico-monumentale dei Forti Begato, Sperone, Puin, Diamante e Fratello Minore.
"Ci sono due componenti fondamentali, ovvero le vie di comunicazione e la ristrutturazione dei forti - prosegue il sindaco Bucci - "Le vie di comunicazione sono la strada ciclo-pedonale, quasi conclusa, e la funivia di Begato, per la quale sono aperti i cantieri. Queste saranno le vie di collegamento principali oltre a quelle che già esistono (per esempio la funicolare del Righi). Il progetto dei Forti ha l'obiettivo di renderli più attrattivi per residenti e turisti nel tempo libero: quando parlo di tempo libero parlo di numerose attività sportive (bicicletta, arrampicata, trekking, horse-riding,...). Stiamo anche preparando tutta la parte di attività enogastronomiche e quella della attività culturali, che partiranno nei prossimi mesi"
Il sindaco immagina una giornata tipo sui forti genovesi: "Si puo' arrivare ai percorsi con una delle vie di comunicazione, poi fare una gita a piedi sul Forte Diamante. Da lì proseguire con le tappe dei forti e le attività enogastronomiche, terminando nel pomeriggio con un evento culturale su Forte Begato. Senza contare il fantastico panorama di cui si gode."
Fra le idee anche quella di installare servizi per passare la notte come ostelli e glamping, una sorta di campeggio che prevede tutti i comfort di un hotel: "C'è stata una proposta da parte di un'azienda che si occupa di questi servizi per farlo sul colle Diamante, all'esterno dei forti. Vedremo se si potrà fare"
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