Genova, Comunali, Corso (Lega) e Cosso (OG) contro Salis: "Ghetti urbani, creatura Pd", "Affossa le opere per compiacere M5S e Avs"
di Redazione
Il segretario provinciale del Carroccio e la coordinatrice di Orgoglio Genova contro la candidata del centrosinistra

Attacchi del centrodestra a Silvia Salis (al centro) candidata del centrosinistra alla carica di sindaco di Genova. Sostiene Francesca Corso, (a sinistra), assessore comunale e segretario della Lega provinciale di Genova: “Sicurezza appannaggio del centrodestra? Certo, basta vedere i disastri che che ha fatto la giunta di centrosinistra a Milano, dove i cittadini non ne possono più. Noi non vogliamo che Genova diventi invivibile come il capoluogo lombardo. In ogni caso, il leader del M5S si metta d'accordo con la candidata del Pd Silvia Salis, la quale ha un problema nel parlare di quartieri che per lei sono solo ‘periferie’. Ora per Conte scopriamo che sarebbero ‘aree più decentrate’. In realtà, i quartieri cittadini e quelli collinari, per anni abbandonati dalle sinistre, non sono di diritto esclusivo di una o dell’altra parte politica. Infatti, chi vive in ogni quartiere del territorio genovese sa benissimo distinguere tra chi sta facendo molto e chi per anni ha fatto poco o nulla. L'abbattimento della diga di Begato, ad esempio, è un fatto che parla da solo. Il centrodestra ha portato avanti progetti concreti dove per decenni il Pd ha lasciato dei ghetti".
Alle parole della Corso fanno eco quelle di Stefania Cosso (a destra), coordinatrice provinciale di Orgoglio Genova: “La Gronda non è un tema. Sul Nuovo Galliera vedremo cosa decideremo. I depositi chimici no di qui, ma neanche di là”. Tre “no” e la “signora dei Parioli” rende subito omaggio all'ideologia pentastellata come ai compagni di AVS. Basta aggiungere i già espressi “no” allo Skymetro e alla funivia del Lagaccio per capire che non servirà attendere l'annuncio del programma del centrosinistra. La linea è sempre quella: l'importante è opporsi a tutto, guardare indietro. Quando le è stato chiesto di proporre la sua alternativa sulle questioni toccate, la candidata del centrosinistra non ha risposto, se non il solito “vedremo”. Oltre a non avere ricette, è anche consapevole che ogni parola di troppo può far saltare una coalizione che non va d'accordo su null'altro che non sia il tentativo di opporsi al progresso della città garantito dalle amministrazioni di centrodestra”. Così la Cosso commenta l'esito del confronto tra Silvia Salis e il Movimento 5 Stelle.
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