Genova, comunali, Pirondini (M5S) a Telenord: "Pronti a progetto forte comune, altrimenti potremmo andare da soli"
di Carlotta Nicoletti - Matteo Cantile - Stefano Rissetto
"Il candidato ideale deve essere una persona libera, competente e capace di rompere con il sistema di potere che domina la città da anni"
Luca Pirondini, senatore genovese M5S, ospite di TgnToday a Telenord, risponde alle domande di Carlotta Nicoletti, del direttore Matteo Cantile e di Stefano Rissetto sulle prospettive del Movimento, anche in vista delle elezioni genovesi.
Senatore Pirondini, ieri è stata una giornata importante per il Movimento 5 Stelle, con le votazioni su forma e assetto futuro. Come commenta questo processo partecipativo?
"È raro vedere una forza politica che affida completamente ai propri iscritti la decisione su cosa fare. I parlamentari poi possono solo votare ciò che è stato proposto dagli iscritti. Questo è un modo sano di fare politica, che cerca di coinvolgere il più possibile le persone. È un modello innovativo che prova a combattere l'astensionismo, in un momento in cui molti non vanno nemmeno a votare".
Pensa che l’esclusione del ruolo di Beppe Grillo dal Movimento 5 Stelle possa segnare la fine di una fase? C’è il rischio di una scissione?
"Personalmente mi dispiace, ma non credo che questo significhi necessariamente l’esclusione di Beppe. La sua presenza è sempre stata importante, ma ora dobbiamo concentrarci sugli obiettivi politici. La porta per lui è aperta, e vedremo cosa deciderà in futuro. Tuttavia, in questo momento, è fondamentale che il Movimento continui a lavorare per ottenere buoni risultati a livello nazionale e risolvere i problemi a livello locale".
Con la decisione di ieri, il Movimento 5 Stelle ha preso una posizione chiara. Come si inserisce in questo quadro il futuro di un movimento reduce dall’esperienza di due governi con forze politiche diametralmente opposte?
"Fin dall’inizio, il nostro obiettivo è sempre stato quello di ottenere risultati concreti per le persone. Nei governi con forze politiche diverse, abbiamo comunque portato a casa leggi importanti come il Codice Rosso e il reddito di cittadinanza. Non è mai stato facile, ma ciò che conta è portare avanti gli obiettivi che migliorano la vita delle persone".
In vista delle comunali di Genova, il Movimento 5 Stelle ha deciso se correre da solo o fare alleanze?
"L'obiettivo principale è capire quale progetto vogliamo proporre ai cittadini di Genova. Se sarà un progetto entusiasta e innovativo, potremo anche considerare alleanze. Ma se il progetto non sarà abbastanza forte, potremmo decidere di correre da soli. In ogni caso, ogni passo sarà fatto insieme alla base, e il nostro regolamento prevede che queste decisioni siano prese anche con una votazione".
In relazione alle alleanze, qual è la posizione del Movimento riguardo alla collaborazione con il centrosinistra?
"In questo momento, riteniamo che un’alleanza strutturale con altre forze politiche sarebbe un errore, perché potrebbe portarci a sostenerne dei progetti che non condividiamo pienamente. Preferiamo concentrarci su un progetto che rappresenti i nostri valori. L’elettorato del Movimento 5 Stelle è convinto della nostra proposta e dobbiamo mantenere questa coerenza, evitando alleanze che non riflettano i nostri principi".
Le recenti elezioni regionali in Umbria e Liguria, con la presenza del doppio turno a Genova, possono insegnare qualcosa al Movimento 5 Stelle?
"Ogni elezione ha la sua specificità. Non credo che la differenza sia stata causata da alleanze con Italia Viva, come qualcuno sostiene. I dati ci mostrano che il Movimento 5 Stelle ha ottenuto risultati simili in Liguria, Umbria e Emilia Romagna. Il tema non è fare alleanze a tutti i costi, ma portare avanti un progetto che rispecchi i nostri valori".
Qual è l’identikit del candidato ideale per le comunali di Genova?
"Il candidato deve essere una persona libera, competente e capace di rompere con il sistema di potere che domina la città da anni. Deve essere qualcuno che possa mettere la propria libertà e competenza al servizio della città, senza essere coinvolto nei giochi di potere locali".
Come vede la questione della comunicazione e della valorizzazione dei leader nel Movimento 5 Stelle?
"Il Movimento 5 Stelle ha sempre operato secondo regole e principi che non sono mai cambiati. Le regole si possono modificare, ma i principi devono restare fermi. Non candidiamo persone solo per raccogliere voti, ma per coerenza con i nostri principi. Questo ci penalizza elettoralmente, ma resta una scelta di onestà".
Come affrontare la sfida delle comunali con un progetto convincente?
"Dobbiamo partire da un progetto che rispecchi i nostri valori e che sia convincente per i cittadini. Se il progetto sarà forte e chiaro, potremo ottenere buoni risultati. Altrimenti, dovremo riflettere sulla strada da percorrere, ma il nostro impegno resta quello di proporre qualcosa che rappresenti veramente il futuro di Genova".
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