Genova, contestazione in Piazza Matteotti. Il Pd: "Sconcerto e disgusto, ma gestita male la piazza"
di Redazione
"Utilizzare il megafono sotto il palco di una commemorazione non ha nulla a che fare con la democrazia. Questo fatto costituisce un grave precedente"
"Abbiamo assistito con sconcerto e disgusto questa mattina alla strumentalizzazione del 25 aprile da parte di una lista che si presenterà alle prossime elezioni comunali, che non ha pensato nulla di meglio che inscenare azioni di disturbo alla commemorazione ufficiale della Festa della Liberazione in Piazza Matteotti. Utilizzare i megafoni sotto il podio per tentare di coprire o interrompere l'orazione del 25 aprile non ha nulla a che fare con la democrazia né con il legittimo esercizio del diritto di protesta, e fa tornare alla memoria i tempi bui che proprio la lotta di liberazione ci ha consentito di superare".
Lo scrivono in una nota Simone D'Angelo, segretario del PD di Genova, e Alessandro Terrile, capogruppo del PD in Comune.
"Ognuno fa campagna elettorale come ritiene. Saranno gli elettori a giudicare. Chi oggi era in Piazza Matteotti ha avuto modo di formarsi un giudizio sulle modalità scelte del candidato Crucioli - hanno aggiunto - . Resta l'amarezza per una gestione della piazza da parte delle forze dell'ordine non all'altezza della città e dell'occasione. Non solo perché in altri episodi abbiamo assistito a maggiore solerzia nell'intervento, ma soprattutto perché quanto accaduto oggi crea un grave precedente. Tutte le Istituzioni e tutte le forze politiche, al di là dello schieramento, dovrebbero difendere il 25 aprile. Noi continuiamo e continueremo a farlo".
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