Genova: definite le aree per i cantieri della nuova Diga e del Tunnel Sub Portuale

di Carlotta Nicoletti

1 min, 27 sec

Il Comitato di Gestione dell’Autorità Portuale assegna le aree ex Carbonile ai cantieri per le infrastrutture strategiche del porto

Genova: definite le aree per i cantieri della nuova Diga e del Tunnel Sub Portuale


Nuovi passi avanti per le grandi infrastrutture del porto di Genova. Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale ha deciso di destinare le aree ex Carbonile ai cantieri per la nuova Diga Foranea e il Tunnel Sub Portuale. Una scelta strategica per garantire continuità ai lavori e potenziare il futuro del porto ligure, come riporta Ferpress. 

Nuove destinazioni – Le aree ex Carbonile, attualmente nella disponibilità dell’Autorità Portuale, saranno utilizzate inizialmente da ASPI per i lavori del Tunnel Sub Portuale. In seguito, queste stesse aree saranno assegnate alla Fase 2 della costruzione della nuova Diga Foranea. Questo cronoprogramma mira a ottimizzare tempi e risorse, assicurando continuità tra i due progetti.

Vincoli e opportunità – L’avvio della seconda fase dei lavori della Diga dipenderà dalla conclusione delle procedure legate a Calata Concenter, attualmente sottoposte a valutazione della Sovrintendenza. Nonostante le complessità burocratiche, l’Autorità Portuale conferma l’importanza di procedere spediti per realizzare infrastrutture strategiche per il sistema portuale.

Luna Park e sostegno al lavoro – Tra le altre delibere, il Comitato ha dato il via libera all’insediamento del Luna Park invernale a Ponte Parodi durante il periodo natalizio, sfruttando un’area portuale inutilizzata e rafforzando il legame tra porto e città. Inoltre, sono stati approvati contributi per il reintegro del personale inidoneo delle Compagnie CULMV “Paride Batini” e CULP “Pippo Rebagliati”, a testimonianza dell’attenzione per il lavoro portuale.

Conclusioni – Le decisioni prese dal Comitato evidenziano una chiara strategia: sostenere l’efficienza delle grandi opere infrastrutturali senza perdere di vista il rapporto con la città e la tutela del lavoro.