Genova: detenuto va in arresto cardiaco, salvato da agente della Penitenziaria
di Redazione
Decisivo un massaggio cardiaco durato 30 minuti, poi l'intervento del personale medico con l'uso del defibrillatore ha riavviato il battito
Detenuto va in arresto cardiaco, salvato da agente della Penitenziaria. E' accaduto a Genova, nel carcere di Marassi, e l'evento è stato probabilmente provocato da overdose: sulle cause sono in corso accertamenti. Il recluso, un italiano 40enne, si è sentito male, il compagno di cella ha dato l'allarme, richiamndo l’attenzione dell’Agente di sezione della Polizia penitenziaria, immediatamente intervenuto per praticare il massaggio cardiaco al 40enne, per ben 30 minuti. Il cuore del detenuto non batteva più - in supporto sono subito arrivati il medico e l’infermiera del carcere che sono riusciti a riavviare il battito con l’utilizzo del defibrillatore e subito dopo con l’intervento dell’ equipe del 118 il detenuto prendeva piena coscienza.
Lo riferisce Fabio Pagani, Segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria, ricordando i numeri delle carceri italiane: "14mila detenuti in più rispetto alla capienza, 18mila appartenenti alla Polizia penitenziaria in meno, 1.800 aggressioni e 9mila resistenze e ingiurie a pubblico ufficiale all’anno, omicidi, traffici e violenze di ogni genere, comprese quelle sessuali; questo è il contesto penitenziario in cui si opera. Un vortice che evidentemente trascina e che è necessario fermare".
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