Genova Domani, le novità dopo lo strappo di Calenda: un nuovo iscritto e l'atto costitutivo del comitato
di Carlotta Nicoletti
Il capogruppo, Lorenzo Pasi: "Ci preme chiarire la nostra posizione"
Questa mattina in via Garibaldi si sono riuniti i rappresentati della lista civica Genova Domani, per fare il punto della situazione dopo la scelta di Calenda di passare all'opposizione e anche per annunciare due novità. Il capogruppo, Lorenzo Pasi: "Ci preme chiarire la nostra posizione e lo faremo con due annunci. Il primo è che firmeremo l'atto costitutivo del comitato politica di Genova Domani, ossia un comitato orizzontale, paritario tra amministratori e politici che sceglieranno di aderire a questo comitato con lo scopo di andare a creare una collaborazione e sinergia tra i vari amministratori a livello della città di Genova e a livello metropolitano. Questo è il salto che vogliamo fare. Noi rimaniamo Genova Domani, un gruppo politico di una lista civica che fa parte di un progetto civico, che nasce per aiutare gli amministratori e lo facciamo a livello cittadino e provinciale. La seconda cosa che vogliamo annunciare è un nuovo membro del gruppo, Laura Repetto, consigliera delegata della città metropolitana oltre che assessore a Busalla. Questo è il preludio a un'estensione che è il nostro progetto, la provincia ha un ruolo importante all'interno di Genova. Dobbiamo creare un gruppo di amministratori che comunichino e dialoghino sui temi politici. Questo progetto politico nasce dall'esigenza civica di avere come amministratori una nostra indipendenza e struttura definita, senza che qualcuno da Roma o da altri posti ci venga a dire cosa fare, perché se si abbandonano i territori e quella che è la presa degli amministratori sui territori è inutile quello che facciamo per promuovere la nostra attività".
Il consigliere comunale Federico Barbieri ha elencato poi i caratteri principali del comitato: "La cosa più importante è lo scopo sociale con cui abbiamo costituto la nuova forma di aggregazione. lo scopo sociale parte da alcuni cardini, in particolare uno che in questo momento politico internazionale spesso viene dimenticato, riguarda la tutela dei cittadini, tutti, quindi la partecipazione in senso assoluto come primo caposaldo della nostra partecipazione alla vita politica. Dico tutti i cittadini perché molto spesso le forme tradizionali di politica e le forme di esclusione sono tante, noi ci vogliamo rivolgere anche ai più deboli, agli anziani e alle persone portatrici di handicap, vogliamo raggiungere tutti. Promuovere la figura di tutte queste persone nei modi più idonei. Lo scopo è di creare una forma di comunicazione agevolata con gli strumenti moderni che sarà oggetto del nostro operato. Quello che sentiamo mancare è la partecipazione democratica alle scelte decisionali. Non vuol dire che tutti potranno dire la loro. Vogliamo rompere lo schermo di una politica basata su un carattere liberalistico di un partito, coma va di moda da 20 anni in Italia. Un direttorio sarà il nostro punto di riferimento, composto da 5 persone che non saranno prevaricanti l'una sull'altra, ci sarà parità. Non c'interessa identificare un capo ma delle competenze. Ci sarà un'assemblea dove tutti parteciperanno. Quindi la nostra idea politica si può riassumere in tre termini, la democrazia, la partecipazione e il digitale".
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