Genova, ecco come i bar si adeguano al green pass: "Sta andando tutto bene"
di Alessandro Bacci
Pochi problemi nella prima mattinata: "Molta gente si siede ancora fuori". Ma c'è anche chi è più cauto: "Abbiamo avuto molti meno clienti"
Prima mattinata di controlli per i bar a Genova come nel resto d'Italia. Il green pass è obbligatorio per le consumazioni al tavolo al chiuso, ma non sarà invece necessario per il servizio al bancone. Il decreto prevede che "i titolari o i gestori dei servizi e delle attività " per le quali serve il certificato "sono tenuti a verificare che l'accesso ai predetti servizi avvenga nel rispetto delle prescrizioni". Dunque spetta ai titolari degli esercizi controllare il pass, attraverso 'Verifica C19', la app ufficiale del ministero della Salute. L'app è di facilissimo utilizzo come mostrato dai baristi: basta inquandrare il QR Code e il risultato è immediato.
"Abbiamo scaricato l'app governativa, quando entrano le persone guardiamo la veridicità del green pass. Abbiamo provato ed è andato tutto bene, qualche volta si inceppa. Oggi però sembra vada tutto bene". Commenta così, con il sorriso, una barista alle prese con i primi controlli sui clienti in mattinata.
Ma tra i baristi c'è anche chi è meno felice di questa novità imposta: "Per noi è un problema, tante persone non si sono vaccinatre o hanno la prima dose. Abbiamo avuto molto meno clienti - prosegue una barista - È stato già un danno, abbiamo scaricato l'app e chi vuole accomodarsi all'interno deve esibirci il green pass. Per noi è un ulteriore disagio."
Fortunatamente in via Cesarea, dove abbiamo effettuato il reportage, la maggior parte dei bar possiede dei dehor esterni: "La gente si siede ancora fuori quindi non ci sono tanti problemi".
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