Genova, i taxi invadono piazza De Ferrari: "Abbiamo finito l'ossigeno"
di Alessandro Bacci
I tassisti incontrano le istituzioni: "Scendiamo in piazza perché siamo esasperati, con il nuovo Dpcm i ricavi alla sera azzerati"
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Assedio pacifico in piazza De Ferrari da parte dei tassisti della Cooperativa Radio Taxi Genova 0105966 che ha aderito allo sciopero nazionale proclamato dalle organizzazioni di categoria. Servizio fermo, quindi, fino alle alle 21, anche se resta garantito il trasporto "sociale" per anziani, portatori di handicap e malati. I tassisti chiedono un sostegno economico strutturale e l'inserimento nelle misure previste dalla prossima Legge di Bilancio, regole certe per contrastare l'abusivismo, difesa di un servizio pubblico essenziale contro le multinazionali.
"In questo lungo momento di emergenza sanitaria le aziende vanno avanti - spiega il presidente Valter Centanaro - ma la crisi anche per noi è fortissima. Le nostre auto non si sono fermate nemmeno durante la pandemia ma i ricavi sono calati in maniera impressionante. Avevamo avuto una diminuzione del 90% durante il lockdown e adesso siamo comunque su un 30% del lavoro ordinario. Siamo, però, stati lasciati soli dal Governo centrale, a cui chiediamo risposte e sostegno, attraverso ristori economici ma anche con forme di incentivazione all'uso dei taxi, che mai come oggi svolgono un vero e proprio servizio di pubblica utilità".
Francesco Vernazzano di Confartigianato: "Ci scusiamo per la cittadinanza per i problemi che abbiamo creato, per la mancanza di servizio fino alle 21. I servizi minimi sono garantiti. Scendiamo in piazza perchè siamo esaperati, come tutte le altre categorie. Chiediamo risposte al governo, dovrebbe arrivare qualche aiuto economico ma poi arriverà l'INPS, le tasse quindi la situazione è complicata. A oggi con il nuovo Dpcm ci sono delle fasce lavorative come quelle serali in cui il fatturato è calato del 99%, anche noi siamo fermi. Cerchiamo di tirare la cinghia più che si può fino a questa primavera, considerando che ormai l'ossigeno per la categoria è zero. Le riserve le abbiamo utilizzato per gli adempimenti fiscali e cerchiamo come tutti un aiuto. Bisogna andare avanti. Abbiamo chiesto una sinergia totale con Amt e Atp, siamo fermi a disposizione di Comune, regione e cittadinanza. Qualsiasi intervento che possa dare ossigeno come i voucher sono ben accetti. Noi siamo a disposizione completa."
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