Genova, l'omaggio a Sergej Rachmaninov nel 150° anniversario della nascita
di Redazione
Il concerto sarà a ingresso libero venerdì 15 settembre
Venerdì 15 settembre 2021 alle ore 20-30 si terrà all'Opera Carlo Felice di Genova, il concerto Rachmaninov 150. Un omaggio a Sergej Rachmaninov, il grande compositore russo, nel 150° anniversario della sua nascita. L'evento è nato dalla collaborazione di GOG Giovine Orchestra Genovese con il Teatro Carlo Felice nata nel 2021, per rafforzare il legame tra le due istituzioni. Alla direzione dell'Orchestra e del Coro dell'Opera Carlo Felice ci sarà il Direttore emerito dell'Opera Carlo Felice, Donato Renzetti e dei solisti Pietro Fabbri, attore, e Irene Cerboncini, soprano. L'obiettivo, oltre ad omaggiare il grande compositore Rachmaninov è quello di valorizzare il repertorio della musica contemporanea. In occasione di Rachmaninov 150, la Fondazione Teatro Carlo Felice e la GOG hanno commissionato alla compositrice Silvia Colasanti la nuova versione per attore, soprano e orchestra di Arianna e il Minotauro, in programma con i Nocturnes L 98 di Claude Debussy e le Danze sinoniche op. 45 di Segej Rachmaninov.
Il programma si apre con la prima esecuzione assoluta di Arianna e il Minotauro nella nuova versione per attore, soprano e orchestra di Silvia Colasanti - compositrice tra le più influenti della scena contemporanea italiana ed europea. La poetica di Colasanti - compositrice tra le più influenti della scena contemporanea italiana ed europea. La poetica di Colasanti si articola "tra gusto materico del suono, forte lirismo e ricchezza di registri", le sue composizioni vengono regolarmente eseguite dalle più importanti istituzioni musicali a livello internazionale. Nella nota introduttiva ad Arianna e il Minotaur si legge: "In Arianna e il Minotauro, su libretto di Giorgio Ferrara e René De Ceccatty, la consueta dialettica tra parola recitata e musica che caratterizza la tradizione musicale del melologo, si in treccia anche con il canto, in una moltiplicazione ulteriore di possibilità espressive. Il mito di un mostro terrificante si trasforma, in questo melologo, in un dramma "umano": alla forza del Minotauro non s'accompagna il pensiero e la capacità di distinguere il bene dal male, la consapevolezza dei propri sentimenti, ma solo un sentire confuso e innocente, che fanno del mostro, del diverso, non un nemico, ma una vittima, un ingenuo condannato a vivere nel corpo di un
essere mostruoso. A lui si contrappone l'uomo come reale carnefice, capace d'inganno e falsa amicizia- qui rappresentato da Arianna, sorellastra del Minotauro perché figlia della stessa madre Pasifae. La partitura musicale è ricca di contrasti che raccontano la doppia anima del Minotauro e la sua confusione: spesso ad aggressivi ostinati ritmici si alternano momenti immobili e rarefatti, durante i quali il Minotauro si interroga, dialoga con sè stesso, sogna di essere un uomo. La musica incastona le linee vocali dei protagonisti e diventa protagonista esso stesso in alcuni snodi formali dell'azione".
A seguire, Nocturnes, trittico sinfonico per coro femminile e orchestra composto da Claude Debussy tra il 1897 e il 1899. La prima esecuzione si tenne a Parigi nel 1901. nocturnes è una composizione dai tratti originali, innovativa sia nel contenuto armonico-melodico, sia nella struttura formale. Debussy si avvicina alla forma del poema sinfonico, ma l'unico vero programma di riferimento si trova proprio nel titolo, che vuole suggerire le suggestioni evocate, mantenendo ampio spazio di interpretazione. Ciascuno dei tre notturni- Nuages, Fetes e Sirenes- procede secondo un percorso proprio e svincolato da ogni necessità di un orientamento predefinito. Così Debussy descrive il proprio lavoro nella nota introduttiva a Nocturnes: "Il titolo Nocturnes vuole assumere qui un significato più generale e soprattutto più decorativo. Non si tratta dunque della forma abituale del Notturno, ma di tutto ciò che la parola contiene di impressioni e di luci particolari. Nuages: è l'aspetto immutabile del cielo con la lena e malinconica processione delle nuvole, che termina in una grigia agonia dolcemente tinta di bianco. Fetes: è il movimento, il ritmo danzante dell'atmosfera con bagliori di luce improvvisa, è anche l'episodio di un corteo (visione abbagliante e chimerica) che passa attraverso la festa e vi si confonde; ma il fondo rimane, ostinato, ed è sempre la festa con la sua mescolanza di musica, di polvere luminosa, che partecipa a un ritmo totale. Sirènes: è il mare e il suo ritmo innumerevole, poi, tra le onde argentate di luna, si ode, ride e passa il canto misterioso delle sirene".
Il programma si conclude con le Danze sinfoniche op. 45 di Sergej Rachmaninov, composte nel 1940. La prima esecuzione delle Danze si tenne a Philadelphia nel gennaio del 1941, e con esse si chiude il catalogo del compositore, che sarebbe mancato solo due anni più tardi, nel 1943. Rachmaninov struttura il brano come una sinfonia in tre tempi, in cui la componente ritmica di ciascun movimento è il principale riferimento alla musica per danza. In esse il compositore racchiude molti degli elementi che caratterizzano il suo stile, come la ricchezza del colore - con un organico ampio e dal grande potenziale espressivo - il frequente rimando a temi propri di folklore russo, più che mai cari al compositore rifugiato negli Stati Uniti, nonché temi della tradizione religiosa russa ed europea. Le Danze sinfoniche si possono considerar5e un vero e proprio testamento artistico di Rachmaninov, che a margine della partitura autografa "Ti ringrazio, Signore".
Condividi:
Altre notizie
Genova, cinema: "La malattia", prima assoluta mercoledì 27 alle 21 all'America
26/11/2024
di Paolo Zerbini
Genova, Sgarbi visita la Chiesa di San Nicolosio: “Tesori dimenticati che meritano nuova vita”
26/11/2024
di Anna Li Vigni - Emilie Lara Mougenot
"Fugassa": il mito della cucina genovese ha radici in Mesopotamia, 9mila anni fa
26/11/2024
di steris
Genova, nello studio di Odo Tinteri: pittura, musica, letture, riapre lo studio del pittore
26/11/2024
di Paolo Zerbini
“Genova per lui”, omaggio ad Alberto Lupo al Teatro Govi di Bolzaneto
26/11/2024
di Anna Li Vigni
A Pontedecimo primo caso genovese di "Svuota la Vetrina": i clienti sono gli insegnanti
26/11/2024
di Gilberto Volpara