Genova, la proteste di lavoratori delle mense e vigili del fuoco per il cambio d'appalto
di Marco Innocenti
"Macelleria sociale: dei 43 addetti alle mense ne restano solo 17 e con orari tagliati drasticamente"
Primo maggio, festa dei lavoratori ma per i lavoratori e le lavoratrici dei servizi mensa delle caserme dei Vigili del Fuoco di Genova e del Tigullio non c'è proprio nulla per cui far festa. Per molti di loro, infatti, questo primo maggio coincide con il taglio del proprio posto di lavoro. Insieme a loro, poi, protestano anche gli stessi vigili del fuoco che, proprio a causa del nuovo appalto, hanno visto chiudere il servizio mensa in molte sedi distaccate, sostituito dall'erogazione di buoni pasto che, come se non bastasse, inizieranno ad arrivare solo dal mese di giugno. Fino ad allora, i vigili del fuoco di turno dovranno anbticipare le spese di tasca propria.
"La nuova gara d'appalto stabilita dall'amministrazione centrale - ci spiega Luca Infantino, coordinatore regionale FP Cgil Vigili del Fuoco - non garantisce la copertura di un diritto contrattuale come il pasto gratuito. Oggi non sono garantiti poi nemmeno i buoni pasto ai colleghi delle sedi distaccate che si troveranno a dover anticipare i costi. Senza contare che questo cambio di appalto ha generato licenziamenti di lavoratori che, fino a ieri sera, erano nelle nostre mense. Di fatto non abbiamo un servizio ma dovremo tornare a cucinare o confezionare i pasti ma non siamo qui per cucinare".
"E' stata una macelleria sociale - ci spiega anche Simona Nieddu, segretario regionale di Filcams Cgil - E' una situazione gravissima. A livello regionale su 43 lavoratori mantengono il posto solo 17 persone con tagli delle ore. Una lavoratrice qui in centrale da 32 ore settimanali di contratto è passata a 10 ore appena. La gara d'appalto è stata fatta solo per tagliare dei costi, snaturando anche il senso del pasto di un vigile del fuoco che deve avere determinate caratteristiche in termini di valori nutrizionali".
"Una situazione che ormai non ci stupisce più - chiosa Igor Magni, segretario generale della Cgil di Genova - E' da molti anni che abbiamo problemi sui lavori meno tutelati proprio come quelli degli appalti. Qui poi si unisce anche il non rispetto dei diritti dei vigili del fuoco, che fanno un lavoro essenziale per la comunità. Quello che stupisce è il non rispetto di regole nei cambi d'appalto, volendo sempre risparmiare sulla pelle di questi lavoratori che già vivono nell'incertezza ad ogni cambio d'appalto".
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