Genova, giornata da incubo: traffico paralizzato a Ponente e in autostrada per il blocco ai varchi portuali dei manifestanti pro Palestina
di Redazione
Manifestazione finita nel tardo pomeriggio. Il presidio era partito con il blocco dell'elicoidale di San Benigno. "Protestiamo per bloccare simbolicamente la guerra"
Si è sciolta intorno alle 17.30 la manifestazione che dall'alba di questa mattina ha bloccato i due principali varchi del porto di Genova nell'ambito di una protesta contro la guerra e il trasporto di armi attraverso le banchine genovesi e in solidarietà con il popolo palestinese. Dopo una mattinata di presidio che ha paralizzato i collegamenti cittadini tra il ponente e il centro di Genova i manifestanti hanno dato vita a un corteo che ha attraversato Sampierdarena e ha raggiunto gli uffici della Leonardo Lab di Torre Fiumara dove un gruppetto con il volto travisato ha lanciato alcune pietre in direzione della sede dell'azienda di ricerca e innovazione nell'ambito della sicurezza militare, da sempre uno dei target delle manifestazioni antimilitariste. Poi il corteo è tornato verso i varchi portuali senza particolari criticità dal punto di vista dell'ordine pubblico. Grandi per tutta la mattina invece i problemi sulla viabilità con ripercussioni anche in autostrada a causa delle lunghe file di camion in coda impossibilitati ad entrare in porto. Intorno alle 16 i manifestanti rimasti in piazza hanno dato vita a un nuovo breve corteo che, dopo aver liberato i varchi portuali, è arrivato in centro città mentre alcuni gruppi provenienti da fuori Genova si sono diretti verso la stazione Principe per il rientro.
Il blocco dei varchi del porto per la manifestazione pro Palestina era stata indetta da varie sigle tra cui i portuali del Calp, l'assemblea contro la guerra, i sindacati Si.Cobas e Usb e varie altre associazioni. Il presidio era cominciato alle 6 con il blocco del varco portuale di San Benigno. I manifestanti hanno bloccato anche il varco Etiopia a Sampierdarena. Per questo Lungomare Canepa e la strada Guido Rossa sono state chiuse con importanti ripercussioni sul traffico cittadino e sulle uscite autostradali di Genova Cornigliano e Genova Ovest.
In città erano arrivati centinaia di manifestanti da tutta Italia. In tutto circa 600 i manifestanti: due i cortei partiti questa mattina da via Albertazzi in direzione della rotatoria di via San Giovanni d'Acri, dove si trova il varco portuale di ponente. Un primo corteo si era mosso già poco dopo le 8 in direzione strada Guido Rossa, chiusa al traffico in direzione Levante.
Pesanti e immediate le ripercussioni sul traffico con lungomare Canepa e la Strada a Mare Guido Rossa chiuse al transito già dall'alba. Si è formata una lunghissima colonna di mezzi pesanti in fila in attesa di poter entrare nella viabilità portuale e compiere le operazioni di scarico e carico. Si tratta di camion arrivati da oltre Appennino e dall'estero (Romania, Germania, Spagna, Estonia e altri Paesi.
Tutta l'area tra San Benigno, via di Francia, via Buranello, via Sampierdarena, Lungomare Canepa ha patito le conseguenze del blocco. Intorno alle 12 è partito un nuovo corteo che è andato verso Cornigliano dove alcuni manifestanti hanno lanciato pietre e oggetti contro la sede di Leonardo. Poi il corteo è ripartito fino a ritornare davanti a varco Albertazzi. Gli agenti della polizia locale hanno regolato il traffico mentre la polizia di stato e la digos hanno seguito i manifestanti. Arrivati anche alcuni pullman di manifestanti da Bologna, Firenze e Roma.
Code e rallentamenti anche sulla rete autostradale con il nodo di Genova in tilt. Code sulla A10 da Arenzano in direzione Genova Aeroporto con il traffico all'uscita a lungo bloccato con ripercussioni anche sulla A26 in direzione mare. Coda anche dalla A7 a Bolzaneto in direzione Genova Ovest e sulla A12 da Nervi verso il bivio con la A7.
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