Genova nel 2030, nella 'visione' del Comune anche un'area cuscinetto a Sestri Ponente

di Filippo Serio

Il sindaco Bucci: "Non è inciso nella pietra: accettiamo suggerimenti"

C'è anche l'inserimento di una zona 'cuscinetto' a Sestri Ponente nella visione che l'Amministrazione Comunale ha per la città di Genova nel 2030. A Palazzo Tursi è stato presentato il maxi-plastico che verrà portato a Cannes in occasione del salone Mipim 2024 dall'11 al 15 di marzo.

Tra le novità spicca nel quartiere di Sestri Ponente una zona che potrebbe essere dedicata ai lavoratori della cantieristica delle riparazioni navali, con attività ricreative e mensa. Si tratta solo di un'ipotesi per la quale non esiste un progetto, l'obiettivo sarebbe quello di alleggerire il traffico della zona.


"Genova 2030" è lo strumento con cui il Comune si presenta alla platea internazionale di investitori e che comprende i progetti approvati e in fase di realizzazione ma anche quelli finora solo immaginati dal governo di centrodestra. Il sindaco Marco Bucci ha presentato la visione oggi nel salone di rappresentanza di palazzo Tursi, prima a consiglieri comunali, stakeholder e altre istituzioni del territorio, e poi alla stampa. "Quella che vedete è un'ipotesi progettuale - ha sottolineato Bucci - non una decisione finale, ma vogliamo mostrarla per vedere come sarà presa nella convinzione che non esiste al mondo una città con possibilità di investimenti come Genova".

I temi principali del plastico - una rappresentazione 3D in legno, costata circa 200mila euro e realizzata dallo studio Lorenzo Rossi Modelli - riguardano le infrastrutture strategiche, le nuove strutture di collegamento ma anche le aree portuali, profondamente ripensate ed estese, e un'implementazione degli spazi dedicati al tempo libero dei cittadini, quindi alla qualità di vita, tra aree verdi e spiagge


Il sindaco spiega l'ipotesi della zona cuscinetto: "Con il ribaltamento a mare di Fincantieri si libereranno aree alle spalle dell'attuale linea ferroviaria dove noi immaginiamo una zona di servizi che consentano a chi lavora nei cantieri navali, che saranno estesi, di trascorrere del tempo dopo il lavoro, con mense, strutture per fare attività ludiche o sportive, verde pubbliche, non un ghetto ma una zona di integrazione con il nucleo storico di Sestri, per migliorare l'interazione tra attività industriali e popolazione, oggi talvolta critica".