Genova, non solo mare: in trasferta per un bagno nei torrenti dell'Ovadese
di Michele Varì
Il ritorno dei genovesi nelle tradizionali seconde case: ma tanti ora invece della A26 preferiscono la statale del Turchino
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Passata la quarantena e il divieto di spostarsi fuori regione, nella Fase Tre della resurrezione i genovesi sono finalmente tornati nelle loro seconde case del basso Piemonte, quasi una enclave che dal dopo guerra si sposta da Genova a Ponzone (Alessandria) e le sue frazioni, per molti il posto delle fragole.
Tanti così ne approfittano anche per un tuffo, un bagno, alternativo nei torrenti dell'Ovadese, fra Masone ed Acqui Terme, come si vede nelle immagini del torrente Orba fra Ovada e Molare. Spiagge anche queste, solo che l'acqua è dolce e non salata e un po' più freddina.
Luoghi di relax dove il tempo sembra essere meno tiranno, le ore scorrono lente grazie ad un' immersione total body nella natura, fra il frinire delle cicale di giorno e l'incanto lucciole di notte, prati, cibo e buon vino.
Peccato che rispetto al passato per raggiungere quel paradiso bisogna fare i conti con la A26 che collega il mare al Piemonte: l'autostrada della galleria Bertè, crollata a fine dell'anno scorso, un tracciato dove ora fra rimpalli di responsabilità di Mit e Aspi, e pure della Regione Liguria, le corsie a doppio senso alternato sono la norma, come le code, e i caselli chiusi per frana. Quello di Masone ha appena riaperto e presto, parola di Autostrade, due corsie su tre dovrebbero tornare ad essere la norma anche sulla A26 che un tempo era bella come il sole, dolce e con tre corsie larghe larghe.
Ma i genovesi ora sono diffidenti, e siccome sono stati già feriti in modo troppo grave da Autostrade, molti automobilisti la A26 la evitano e preferiscono avventurarsi, per un viaggio tutto curve dal sapore nostalgia, come di solito fanno solo i centauri che amano le chicane, nella statale 456 del Turchino, fra il Fado e Mele.
Un tracciato romantico fra caffè e canestrelli dove l'autostrada è onnipresente, si vede da sotto, da sopra e da fianco, ma mai ci si entra: e questo oggi non è un dettaglio.
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