Genova: Palazzo Ducale, in bilico Serena Bertolucci e Bizzarri la difende

di Redazione

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Deliberata la scelta per concorso pubblico del nuovo direttore della Fondazione con mandato quinquennale

Genova: Palazzo Ducale, in bilico Serena Bertolucci e Bizzarri la difende

Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Ducale e da cinque anni alla guida della prima istituzione culturale genovese, non verrà confermata in automatico alla direzione della Fondazione per la Cultura. A deliberarlo, ieri pomeriggio, è stata l'ultima riunione del consiglio di amministrazione del Ducale. Il CdA ha infatti votato l'istituzione di un nuovo concorso pubblico per scegliere la persona cui affidare la direzione della Fondazione nei prossimi cinque anni. La Bertolucci potrebbe peraltro partecipare al nuovo concorso, ma in caso di congedo la sua defezione si aggiungerebbe al mancato rinnovo ad ottobre 2022 dell'ex presidente Luca Bizzarri.
 

Serena Bertolucci, che proprio Bizzarri volle al Ducale, di fatto ha il contratto in scadenza il 31 dicembre prossimo e dunque potrebbe anche partecipare al bando di gara che sarà predisposto nelle prossime settimane. All'origine del mancato rinnovo potrebbe aver influito proprio l'addio a Bizzarri che è stato sostituito da Beppe Costa (già presidente di Costa Edutainment e Opera Laboratori Fiorentini, in ambito museale) e ( come vice) Francesco Berti Riboli, manager della sanità privata, collezionista e organizzatore di eventi culturali di successo.

Ed è proprio Bizzarri a dare manforte alla Bertolucci. L'ex presidente del Ducale così commenta sulla sua pagina Facebook: "Dovreste fare una mostra che insegni alla gente a mettere la carta nella carta e l'umido nell'umido", mi disse un giorno un politico genovese - ha scritto Bizzarri -. Dentro di me pensai che quella era educazione civica, non storia dell'arte, aveva confuso le ore, i libri. Il risultato è questo, il risultato è che un'eccellenza come Serena viene accompagnata alla porta. Sento già la litania dell'"atto dovuto". Tutte balle".

Bizzarri elogia la Bertolucci: "Con il curriculum che ha vorrei proprio vedere con che criteri verrebbe esclusa da un eventuale bando... La verità è un'altra e la scelta non è neppure politica, non c'è una destra vorace che vuole accaparrarsi i posti. Della cultura interessa poco a qualsiasi politico, basti vedere chi sono gli assessori (che non ci sono) o chi è il ministro (che purtroppo c'è). Il fatto è che Serena ha portato fama e milioni nelle casse del Ducale pensando solo all'Istituzione e mai ai pesci pilota che le nuotavano intorno. Serena, per dirla col poeta, non aveva amici. E non ne voleva, di quegli amici lì. Né a destra, né tantomeno a sinistra. Una sinistra genovese (e nazionale) così inesistente e occupata a parlarsi addosso da scomparire, da non accorgersi di nulla". Per Bizzarri, "se Palazzo Ducale in questi anni ha resistito a tragedie e pandemie, se le nostre mostre hanno ricevuto elogi e premi, se la torre Grimaldina presto potrà essere restituita alla città è merito solo di Serena Bertolucci e di come tutti i collaboratori del Palazzo abbiano lavorato con lei".

"Mi viene in mente - conclude - una frase che mi disse un tassista genovese tanto anni fa, mi disse: 'Bizzarri, a Genova son quattrocento anni che comandano 10 famiglie'. Non credo parlasse della famiglia Bizzarri, né dei Bertolucci".