Genova: pesto e cannabis in consiglio comunale, Lega attacca Pd e le altre forze di minoranza
di Redazione
L'opposizione si astiene sull'ordine del giorno di censura delle affermazioni del consigliere comunale di Bologna Mattia Santori
La controversia pesto-cannabis, inaugurata nei giorni scorsi dal consigliere comunale bolognese Mattia Santori, ex "sardina", approda in Sala Rossa. Il gruppo della Lega aveva presentato un odg di condanna della presa di posizione di Santori, arrivato nell'aula consiliare petroniana con due vasetti, uno della salsa genovese e l'altro della piantina psicotropa, per lanciarsi in una arguta quanto acrobatica comparazione tra i due oggetti a base vegetale.
La maggioranza ha votato, la minoranza si è astenuta. Così il gruppo della Lega commenta: “Oggi in Consiglio comunale la minoranza non ha votato il documento che abbiamo presentato per difendere il pesto dopo le parole deliranti del Consigliere comunale del Pd a Bologna, Mattia Santori, che lo ha paragonato alla cannabis. Non comprendiamo come si possa non prendere le distanze da simili affermazioni, che ledono l’immagine del pesto, un prodotto che abbiamo il dovere di difendere per il suo valore, la sua storia e per essere un prodotto simbolo della tradizione ligure".
"Forse a sinistra dimenticano - conclude la nota - che il pesto dà lavoro a Genova, attraverso le diverse imprese, a tanti concittadini, e che, dal 2007, Genova è sede della finale del Campionato Mondiale del Pesto che permette di far conoscere il nostro prodotto d’eccellenza anche all’estero. Più pesto e meno canne, è il consiglio che diamo anche alla nostra minoranza in Consiglio comunale”.
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