Genova, 'Pietre d'inciampo, Arte per la Memoria': l'artista Gunter Demnig incontra le scuole al Ducale
di Redazione
Il sindaco Bucci: "La memoria degli orrori della Shoah deve essere tramandata ai giovani"
E' dal 1996 che l'artista tedesco Gunter Demnig viaggia per tutta l'Europa, installando più di 75mila pietre d'inciampo in ricordo delle vittime della shoah. per la prima volta, in occasione dell'avvicinarsi sdel 27 gennaio, giorno della memoria, è giunto a Genova dove ha partecipato alla collocazione di tredici ulteriori targhe commemorative, partecipando poi a Palazzo Ducale a una conferenza formativa intitolata “Pietre d’Inciampo, arte per la Memoria” rivolta agli allievi dell'Accademia Ligustica di Belle Arti e studenti delle scuole secondarie.
«Oggi Genova ha scelto ancora una volta di onorare i propri concittadini che hanno subito l'orrore delle persecuzioni durante il periodo dell'Olocausto - afferma il sindaco Marco Bucci -. Le 13 pietre d’inciampo che sono state posate questa mattina, si aggiungono a quelle già installate in questi anni, arrivando a un totale di 24. Siamo orgogliosi di accogliere a Genova Gunter Demnig, l'artista che ha dato vita alle pietre d'inciampo. Come Primo cittadino aderisco con convinzione a questo evento che coinvolge tutta la città e che deve arrivare soprattutto ai giovani e le scuole. Le pietre d’inciampo sono opere che rappresentano le vite perdute e ci ricordano l'importanza di preservare la memoria storica per evitare che tali tragedie si ripetano. Furono solo 20 gli ebrei genovesi che fecero ritorno a casa dei 261 finiti nei campi di concentramento: Genova è una città che non dimentica e che si impegna per coltivare e tramandare la memoria di quei fatti».
Le pietre d’inciampo posate oggi nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria si aggiungono alle undici già collocate nel capoluogo ligure, la prima delle quali in galleria Mazzini il 29 gennaio 2012 in memoria del rabbino Riccardo Reuven Pacifici.
"Questa iniziativa è importantissima per la comunità ebraica genovese- afferma la presidente della comunità ebraica di Genova Raffaella Petraroli Luzzati- perché tramandare gli orrori della Shoah tra i giovani e le scuole fa sperare che atrocità del genere non si ripetano mai più e le pietre d'inciampo servono proprio a questo."
L'iniziativa è curata dal Comitato delle Pietre d’Inciampo (ANED, Comunità Ebraica di Genova e ANPI) e Accademia Ligustica con la collaborazione della Città Metropolitana di Genova.
"Sono contentissima di vedere la sala così gremita di giovani, tramandare queste memorie è fondamentale, ancor più tra i ragazzi- ribadisce l'assessore alla Formazione del Comune di Genova Marta Brusoni. Puntiamo a rendere partecipi, con format appropriati, anche i bambini dell'asilo."
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