Genova, presentato il Fondo Fotografico della Camera del Lavoro: il tema era il legame tra la pace e il lavoro
di Carlotta Nicoletti
Igor Magni: "Dalla nostra storia abbiamo imparato quanto sia fondamentale il ruolo di lavoratrici e lavoratori anche nelle conquiste sociali e per la pace"
Questa mattina a Genova, nella prestigiosa sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, si è svolta la presentazione del Fondo Fotografico della Camera del Lavoro di Genova. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria e vede il completamento del lavoro iniziato l’anno scorso che ha portato ad una catalogazione complessiva di oltre 18 mila fotografie.
Il filo conduttore della giornata è stato il rapporto tra pace e lavoro e il forte legame che da sempre ha contraddistinto il movimento dei lavoratori e la pace. “I popoli, tutti i popoli, vogliono fermamente la pace, il lavoro, il benessere, la libertà” diceva Giuseppe Di Vittorio e infatti, da sempre, le rivendicazioni e le conquiste di carattere sindacale hanno affiancato quelle sociali in difesa dei diritti e per la pace: lavoratrici e lavoratori si sono mobilitati con scioperi e manifestazioni, ma anche con gesti di grande solidarietà. E’ un rapporto intenso quello che è stato riproposto nella presentazione di questa mattina che, insieme alla solidarietà, tiene insieme gli scioperi degli anni settanta contro la guerra in Vietnam e le mobilitazioni di questi mesi contro la guerra in Ucraina e in Medio Oriente, o che accompagna le manifestazioni contro la dittatura in Cile e quelle contro le guerre del Golfo degli anni novanta, tra la nave Australe in partenza da Genova per Hai Phong carica di aiuti umanitari e il container portato in Ucraina contenente medicinali, viveri e indumenti. “Dalla nostra storia abbiamo imparato quanto sia fondamentale il ruolo di lavoratrici e lavoratori anche nelle conquiste sociali e per la pace. Lo stesso impegno che oggi cerchiamo di impiegare per cambiare una società che ha bisogno di essere riformata in ogni ambito a partire dal lavoro” ha ricordato Igor Magni Segretario Generale della Camera del Lavoro di Genova a margine dell’evento.
L’Archivio fotografico della Camera del Lavoro di Genova è testimone di questa storia e di quella della città e copre l’arco temporale che va dal 1946 al 2018; il Fondo è costituito da oltre 18 mila unità custodite presso la sede della Camera del Lavoro di Genova e presso l’Archivio storico del Comune. Gli inventari dai quali si possono attingere informazioni sono pubblicati sul sito https://www.liguria.cgil.it/archiviogenova/fondo-fotografico/.
Ma Pace e lavoro sono anche i temi rappresentati nelle opere della Quadreria Cgil “Enrico Bruno Novali”, espressione del Sindacato Nazionale Artisti di Genova. La collezione, volutamente allestita negli uffici e negli spazi operativi della Camera del Lavoro, e recentemente resa disponibile attraverso una mostra virtuale on line sul sito dei Beni Culturali all’indirizzo https://www.movio.beniculturali.it/cgilgenova/quadreriacgilgenova/it/welcome dà vita ad un “museo diffuso” dove l’arte incontra donne e uomini che lavorano, respira la loro quotidianità, i problemi, le paure, ma anche i sogni e speranze.
Dall’iconografia dei temi del lavoro e della pace nell’arte del Novecento, connessi al suo ruolo sociale, così importante anche durante gli anni del terrorismo, nel corso dell’evento sono stati presentati materiali inediti e di archivio sulle iniziative di gemellaggio e solidarietà internazionale realizzate dagli artisti genovesi della Cgil tra gli anni ’80 e il 2000, portando in tutto il mondo una presenza concreta e un’invocazione alla pace attraverso la denuncia del dolore dell’umanità, sostenuta dagli ideali per un futuro migliore.
Tra gli ospiti della mattinata: Andreana Serra Responsabile Polo Storia e Memoria cittadina e Francesca Imperiale Dirigente Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria, Debora Miliucci responsabile area cultura Camera del Lavoro di Milano, Monsignor Luigi Molinari Direttore dei Cappellani del lavoro. Le relazioni sono state affidate a Sebastiano Tringali curatore del Progetto “Il lavoro come cultura” e Gigliola Novali curatrice della Quadreria. Le conclusioni sono state affidate a Igor Magni Segretario Generale Camera del Lavoro Metropolitana di Genova.
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