Genova, presidio davanti a Tursi: chieste risposte su alta velocità ferroviaria e prolungamento della metro
di Redazione
Il coordinamento dei comitati, che unisce abitanti di Campasso, Certosa e Fegino, ha esposto striscioni davanti alla sede comunale: chiesta commissione con Rfi
Una vibrante protesta. "Siamo cittadini, non sudditi", "Vogliamo poter aprire le nostre finestre" e anche "Siamo cittadini, non incidenti di percorso": questi alcuni degli striscioni esposti questa mattina in via Garibaldi, durante il presidio dei cittadini del Campasso e di Certosa davanti a palazzo Tursi (sede del Comune di Genova) per chiedere risposte concrete all'amministrazione. Sono infatti previsti disagi da una parte per i lavori di realizzazione del cosiddetto ultimo miglio dell'alta velocità ferroviaria e dall'altra anche per diverse questioni aperte, come gli effetti del prolungamento della metropolitanRa.
Il coordinamento dei comitati ha dichiarato di essersi recato davanti alla sede comunale per chiedere che si decida di convocare una commissione consiliare con i responsabili di Rfi, con quest'ultima che era stata fissata inizialmente per il 26 ottobre scorso ma era poi saltata. I comitati di Certosa e del Campasso, ma anche di Fegino, chiedono risposte e notizie certe su vari argomenti: espropri e demolizioni, ma anche riconoscimento del Pris (Programma d'intervento strategico, che dovrebbe avere l'obiettivo di fornire, attraverso accordi, garanzie di tutela sociale ai soggetti, come quelli del comitato, che occupano immobili in posizione incompatibile con la realizzazione di grandi opere infrastrutturali d'interesse strategico nazionale e regionale) e di indennità eque per i futuri cantieri del nodo ferroviario e della futura estensione della metropolitana.
I manifestanti hanno chiesto inoltre garanzie sui ristori durante i cantieri per le attività commerciali e sull'acquisto e la messa a disposizione dell'ex officina Fs di Rivarolo, in piazza Facchini, per favorire la riqualificazione del quartiere. Chiarezza e rassicurazioni, infine, sul transito delle merci pericolose e sui probabili problemi di inquinamento acustico lungo la linea, che passerà vicino alle case. Una situazione spinosa in divenire, i cui nodi da sciogliere sono quindi ancora numerosi e complessi.
(immagine presa da fivedabliu.it)
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