Ansaldo Energia, nuove tensioni: sciopero e presidio sotto la direzione aziendale
di Redazione
La Rsu chiede chiarimenti all'ad Marino: "L'azienda viene lasciata morire lentamente, vogliamo spiegazioni. Serve la ricapitalizzazione".
Cresce la tensione ad Ansaldo Energia: questa mattina la RSU ha proclamato unitariamente uno sciopero con un presidio sotto la direzione aziendale. I sindacati vogliono risposte chiare dall'ad Marino a cui chiedono "di dare spiegazioni sul perché la fabbrica venga lasciata lentamente morire. Macchinari non riparati, mancanza del legno per imballare, sintomi di una situazione inaccettabile. Serve la ricapitalizzazione e servono nuove commesse. I lavoratori non scioglieranno il presidio fino a quando non riceveranno risposte chiare".
Nei giorni scorsi si era scatenata la polemica per una cena organizzata a Centrale Monte Martini a Roma nell'ambito della User Conference di Ansaldo Energia con cento partecipanti. "Chi paga tutto questo? - chiede la Rsu Fiom di Ansaldo - Cene tra mosaici e sculture pubblicizzate in pompa magna mentre l'azienda sta morendo a causa di una mancanza di liquidità e di commesse che non si erano mai visti negli ultimi 20 anni".
Per la Fim Cisl "c'è bisogno di certezze, non si può andare avanti così: ci aspettiamo una posizione chiara e netta da parte del Governo che deve intervenire attraverso Cassa Depositi e Prestiti per ricapitalizzare e così rilanciare la nostra azienda". "L'Ad Marino - dicono il segretario generale FIM Cisl Liguria Christian Venzano e il Responsabile RSU Ansaldo Energia della FIM Cisl Andrea Capogreco - ha garantito che la ricapitalizzazione sarà fatta entro il 31 dicembre di quest’anno: è stato chiaro in questo senso e auspichiamo che venga rispettata questa scadenza, che è fondamentale per il futuro dell’azienda. Ma serve anche l’incontro col Governo che deve dare garanzie legando Ansaldo Energia a quello che sarà il piano energetico nazionale che ancora non conosciamo, perché bisogna garantire la sostenibilità dell’azienda con un piano industriale concreto per il rilancio di Ansaldo Energia".
"Marino - insistono Venzano e Capogreco - ha dato una novità a fronte del carico di lavoro con quattro commesse che potrebbero arrivare dall’Azerbaigian che saranno possibili come lavorazioni per metà’ 2023, riducendo lo scarico di lavoro. Inoltre l’ azienda ha comunicato che sono arrivate delle liquidità’ economiche a fronte di incassi di commesse in corso pari a 26 milioni di euro che aiuteranno nel breve periodo a saldare i debiti con i fornitori. In tutti i casi sono risorse che risolvono solo parte dei problemi nel breve periodo, non nel lungo. Infine l’AD ha comunicato che ha preso contatti con il ministero della transizione ecologica per parlare dello sblocco delle commesse sulle centrali a carbone da convertire a gas”.
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