Genova, sequestrati al porto macchinari per la fabbricazione di armi: erano diretti in Etiopia
di Lorenzo Aluigi
La Guardia di finanza è intervenuta al porto, il carico era partito da Lecco
Sequestrati nel porto di Genova macchinari per la fabbricazione di bossoli diretti in Etiopia. Il carico, fermato dalla Guardia di finanza e dall'Agenzia delle dogane perché senza le autorizzazioni, è partito da una società di Lecco. L'indagine è iniziata a ottobre dopo un controllo su due container su cui sono stati trovati una macchina scanalatrice e una rifilatrice con tanto di manuali d'uso e istruzioni per la produzione di bossoli.
L'esportatore, una società con sede a Lecco, aveva presentato documenti attestanti genericamente la presenza di un tornio parallelo e di macchine per la formatura a caldo, senza alcun riferimento alla fabbricazione di materiali di armamento.
Tre le persone indagate, accusate di esportazione di materiali di armamento senza la prescritta autorizzazione e di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. I macchinari per la produzione di materiale di armamento, del valore di oltre tre milioni di euro, sono stati sequestrati. La sede della società è stata perquisita.
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