Genova, sequestrato involucro con droga e un cellulare nel carcere di Marassi: era stato lanciato dall'esterno
di Filippo Serio
Ne danno notizia i segretari del sindacato SAPPE: "Senza un immediato intervento dell’amministrazione sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari"
Un panetto di hashish, uno smartphone, un carica batterie e una power bank: questo il contenuto di un involucro, lanciato ieri dal lato di via Clavarezza di Marassi e rinvenuto sul camminamento del muro di cinta, sequestrato nella carcere di Marassi di Genova dal personale di Polizia Penitenziaria.
A dare la notizia è Vincenzo Tristaino, segretario regionale per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “In più occasioni il personale di Polizia di Marassi ha bloccato la sostanza illecita lanciata da persone ignote dall’esterno del carcere. È sempre grazie all’alta professionalità dei Baschi Azzurri di Genova che ancora una volta si è riusciti a garantire la sicurezza interna dell’istituto. Oramai anche il rinvenimento di quantitativi di sostanza stupefacente, così come le aggressioni al personale, sta facendo statistica e senza un immediato intervento dell’amministrazione sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani. La pur significativa carenza organica del penitenziario viene colmata dalla grande professionalità degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria”.
Il segretario generale del SAPPE Donato Capece ricorda che “la Polizia Penitenziaria è quotidianamente impegnata nell’attività di contrasto all’introduzione di telefoni cellulari ed alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori”. Per il SAPPE “è urgente e non più differibile trovare soluzioni al personale di Polizia Penitenziaria che opera, sotto organico e con mille difficoltà, nel carcere di Marassi e nonostante tutto garantisce al meglio i compiti di sicurezza”: per questo il primo Sindacato della Polizia torna a sollecitare un intervento dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria.
Il SAPPE ricorda che, sempre con riferimento alle attività di contrasto all’ingresso ed alla detenzione di droga tra le sbarre, nei giorni scorsi gli Agenti di Marassi avevano intercettato e sequestrato quasi duecento pastiglie di buprenorfina ad un detenuto aveva nascosto tra gli indumenti ed il cibo contenuti in un bagaglio.
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