Genova, sfilata di stendardi raffiguranti migranti davanti al Galata Museo: parte del progetto “Storie Sconfinate”
di Carlotta Nicoletti
Per la seconda edizione del progetto gli studenti hanno raffigurato storie di migranti su dei teli giganti per senisibilizzare sul tema
Raccontare le storie di immigrati è il modo migliore per sensibilizzare, i dati e le statistiche non sortiscono lo stesso effetto e proprio per questo la terza edizione del progetto dedicato al tema delle migrazioni “Storie Sconfinate” organizzato dai docenti e dagli alunni degli Istituti d’Istruzione Superiore liguri “G. Capellini – N. Sauro” di La Spezia e “F. Liceti” di Rapallo, ha visto la realizzazione quest'anno di teli che raffigurano alcune storie.
Nella scorsa edizione era stato consegnato un passaporto dell’Umanità, documento che attestava l’impegno di chi lo possedeva a rispettare i valori riconosciuti dai giovani come fondamentali per “essere umani”, e collocato al termine del percorso “Italiano Anch’io” - sezione permanente sull’immigrazione contemporanea in Italia all’interno del padiglione MeM Memorie e Migrazioni al terzo piano del Museo – anche quest’anno il Mu.MA partecipa all’iniziativa di Storie Sconfinate, valorizzando la propria mission di museo dedicato alle migrazioni.
Parte del progetto è anche la Goletta Oloferne, che è salpata dal Molo Italia di La Spezia alla volta di diversi luoghi del Golfo ligure per diffondere il messaggio di Storie Sconfinate. A bordo c'erano 10 ragazzi in rappresentanza di tutti gli studenti partecipanti al progetto, che hanno portato tredici “TelaRacconto”, stendardi disegnati dai bambini delle scuole Primarie del territorio spezzino e raffiguranti storie di migrazione. A questi se ne sono aggiunti altri sei, raccolti martedì nella tappa a Santa Margherita Ligure. Oggi sono arrivati a Genova, dove sono stati ufficialmente consegnati al Galata Museo del Mare che li esporrà nell’atrio di ingresso fino al 5 maggio 2024.
La cerimonia rientra nel più ampio programma di "Storie Sconfinate", palinsesto di seminari, laboratori, proiezioni cinematografiche, esibizioni musicali, viaggi simbolici e mostre dedicati alle migrazioni, organizzati dai due istituti superiori di Rapallo e La Spezia e in corso dal 15 al 21 aprile tra La Spezia, Rapallo, Santa Margherita e Genova.
Durante questa cerimonia gli studenti hanno ascoltato la testimonianza di Vito Fiorni, un pescatore che salvò 47 profughi nel terribile nubifragio del 3 ottobre. Una storia toccante e che porta a riflettere profondamente sulla vita, come ha fatto il giovane Sebastiano Petroli, uno studente che è stato a Lampedusa nell'ambito del progetto"Storie Sconfinate": "Questo ottobre ho vissuto emozioni difficili da raccontare a Lampedusa. Consiglio a tutti di viverle sulla propria pelle, perché ti cambiano, ti fanno crescere. Ho cambiato il modo di vedere le cose, sono più profondo ora. La testimonianza di Vito mi ha toccato, ho visto le lacrime uscire dai suoi occhi mentre raccontava del salvataggio".
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