Genova, standing ovation per "Maria Stuarda" all'apertura della nuova stagione del Teatro Nazionale
di Redazione
L'opera, con la regia del direttore dell'Ivo Chiesa Davide Livermore, accolta da una vera e propria ovazione
È ripartita la nuova stagione del grande teatro a Genova, con il debutto di "Maria Stuarda", prima produzione del nuovo cartellone del Teatro Nazionale. Grandi e calorosi applausi dalla folta platea (c'erano anche il governatore Toti e il sindaco Bucci, entrambi assessori alla cultura) per un lavoro che è durato oltre tre ore, ma che è filato via con un eccellente ritmo narrativo, scatenando gli elogi del pubblico dell'Ivo Chiesa.
La regia è stata affidata a Davide Livermore, direttore del Nazionale, che con un attento e illuminato lavoro ha presentato il testo di Schiller (tradotto da Carlo Sciaccaluga) ambientando lo scontro fra le due grandi regine in un tempo sospeso, utilizzando un impianto scenico (firmato da Lorenzo Russo Rainaldi) essenziale e efficace nella sua imponente durezza. Il quadro storico è stato superbo, grazie anche all'aiuto di Mario Conte alla elettronica e di Giua (bellissima voce e chitarra), che hanno permesso di ottenere una partitura musicale che ha scandito il tempo dell'azione ora con momenti di lirica morbidezza (le atmosfere ispirate al Cinquecento e Seicento inglese) ora con un rock duro e aggressivo a incorniciare, ad esempio nel grande scontro fra Maria Stuarda e Elisabetta, i passaggi più tragici e violenti.
Il cast si è mosso con una precisione e una compattezza ammirevole. Livermore si è inoltre inventato il gioco delle parti, affidando alle protagoniste Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi entrambi i ruoli principali da attribuirsi sera dopo sera, su base aleatoria. Lo spettacolo si sviluppa in questo modo: un prologo a imitazione del teatro barocco in cui un angelo fa cadere verso le due attrici una piuma che indicherà quale delle due vestirà i panni di Maria (ieri sera è toccato a Marinoni) e quale quelli di Elisabetta (entrambi di Dolce & Gabbana, mentre gli altri sono di Anna Missaglia). Al di là del 'gioco', Marinoni e Pozzi hanno dimostrato di essere fuoriclasse dando vita a uno scontro di rara potenza drammatica. Ineccepibili anche gli altri attori, cinque artisti che hanno dovuto dividersi fra numerosi personaggi, tutti risolti con bravura: Gaia Aprea, Linda Gennari, Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Manescalchi e Sax Nicosia.
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