Genova, taglio governativo di 250 milioni ai Comuni, Piciocchi: "Da noi impatto ridotto per intesa con esecutivo"
di Redazione
"Questi 25 milioni fino al 2032 sono il risultato di due anni di lavoro del nostro assessorato iniziato già con il Governo Draghi"
"Abbiamo concluso un accordo tra il Governo e il Comune di Genova che trasferisce 25 milioni di euro all'anno fino al 2032, contributo strutturale in parte corrente che premia il grande sforzo che abbiamo fatto di risanamento del bilancio e questo riduce gli impatti del taglio generale che abbiamo subito". Così il vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Genova Pietro Piciocchi smorza le polemiche sulla conferma del taglio di 250 milioni di euro da parte del Governo ai Comuni, dopo la mancata intesa nella Conferenza Stato-Città. Il decreto che assegna a Genova i fondi è andato in Gazzetta la scorsa settimana.
"Quindi desidero ringraziare il Governo perché, nonostante questa nuova spending review - continua Piciocchi - ha manifestato attenzione verso i Comuni che si impegnano a gestire in modo virtuoso il bilancio". Si tratta di due diversi ordini di intervento, sottolinea il vicesindaco di Genova: "La spending review è un taglio di carattere generale che si collega peraltro a nuove regole di governance europea, perché dopo il covid la Commissione Europea ha reintrodotto il patto di stabilità - dice Piciocchi - per quanto riguarda invece il nostro contributo si tratta di un approccio individualizzato dello Stato per alcuni comuni sovraindebitati ma che possono essere aiutati in un percorso virtuoso, sono molto fiero perché questi 25 milioni fino al 2032 sono il risultato di due anni di lavoro del nostro assessorato iniziato già con il Governo Draghi".
L'accordo è stato previsto per 13 Comuni o con una determinata consistenza del disavanzo oppure comuni, come Genova o Venezia, in equilibrio economico ma con un debito pro capite sopra i mille euro. In mattinata era stato Ubaldo Pagano, , capogruppo del Pd in Commissione Bilancio a Montecitorio, a lanciare l'allarme: "Il governo conferma il taglio quinquennale a migliaia di Comuni, penalizzando quelli che hanno preso più fondi Pnrr. Avevano congelato tutto solo per evitare contraccolpi alle elezioni".
"I 250 milioni di tagli, - aggiunge Pagano - previsti in legge di Bilancio, tornano sul tavolo della Conferenza Stato-Città. I criteri dei tagli, che erano stati smentiti, li ritroviamo nel comunicato del ministero degli Interni sulla seduta del 27 giugno. È la conferma che intendono andare avanti nonostante in Conferenza non sia stata raggiunta un'intesa".
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