Genova, terza edizione del Premio Federica Picasso: sala piena di bimbi che si immaginano una città più sicura
di Carlotta Nicoletti
Tra strade scolastiche e urbanismo tattico, così i bimbi delle scuole primarie genovesi immaginano e progettano una Città più vivibile, attiva e rispettosa dell’ambiente
Educare le famiglie genovesi a una maggiore consapevolezza dei pericoli legati alla fruizione scorretta della strada, coinvolgendo attivamente i bambini e facendo leva sulla loro immaginazione per aumentare sicurezza stradale e mobilità sostenibile, davanti a scuola e nei loro quartieri, grazie alla costruzione di spazi sicuri e inclusivi.
Questa mattina, presso il Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, sono state premiate le classi quarte e quinte e gli allievi delle scuole primarie genovesi che hanno partecipato alla 3^ edizione del Premio Federica Picasso, l’iniziativa organizzata dal comitato promotore formato da Studio Legale Associato degli avvocati Sguerso, Comune di Genova e Ufficio Scolastico Regionale per ricordare la ragazza genovese scomparsa l’8 febbraio 2021 a seguito di un tragico scontro stradale.
Esattamente tre anni dopo, alla presenza della famiglia, dei suoi amici e colleghi, dei bimbi vincitori del Premio e delle scuole coinvolte nel progetto, dal ricordo di Federica germoglia per la terza volta un seme di speranza per un futuro migliore, con più sicurezza e sempre meno vittime della strada, perfettamente incarnato dagli oltre 1000 bambini che hanno partecipato a un laboratorio dove costruire insieme la “Genova che vorrei”, con strade scolastiche, zone (semi)pedonali, più rispetto per le norme del Codice della Strada e per l’ambiente, ancora più pedibus e bicibus, con un conseguente incremento generale della qualità della vita.
Un processo creativo di riflessione sui temi della nuova mobilità e degli spazi pubblici a misura di bambino che ha visto al lavoro, con grande entusiasmo, un affiatato team composto da giovanissimi, scuole e famiglie: tutti insieme appassionatamente per ripensare e riprogettare, con fantasia e creatività, alcuni spazi pubblici a ridosso degli istituti scolastici e dei luoghi pubblici di aggregazione normalmente frequentati dai bimbi.
Tre le grandi novità dell’edizione 2024 del Premio: l’apertura alle classi quarte delle primarie genovesi oltre alle quinte; l’inserimento dell’Ufficio Scolastico Regionale nel comitato promotore per rafforzare ulteriormente le sinergie già in atto e il coinvolgimento del mondo della scuola; una nuova sezione tematica dedicata all’urbanismo tattico oltre a quella, più generale, denominata “Bimbincittà: mi muovo sicuro nel mio quartiere!”.
Quest’anno, infatti, i bimbi hanno avuto l’opportunità di ingegnarsi in un lavoro di carattere ancora più creativo, consistente nell’immaginare “Lo spazio che vorrei intorno alla mia scuola”, disegnando una piazza o una strada scolastica a misura di bambino.
Questo doppio canale di partecipazione ha consentito ai piccoli genovesi di realizzare elaborati cartacei e video di alto livello, dimostrando lungimiranza, intelligenza creativa e desiderio di migliorare l’ecosistema urbano per se stessi e per gli altri cittadini.
I PREMI
Il primo premio per la sezione “Bimbincittà: mi muovo sicuro nel mio quartiere” è andato alla classe 4A della scuola Solari dell’IC Terralba, grazie al video “Andiamo a Pedibus” capace di comunicare in modo coinvolgente le azioni positive che modificano i comportamenti di studenti e famiglie, con una sceneggiatura ricca di qualità interpretative e genuina vivacità espressiva.
Seconde a pari merito le classi:
-4C, scuola Embriaco – IC Centro Storico, con il progetto “Mi muovo al sicuro nel mio quartiere”, per avere compreso il ruolo della partecipazione attiva nell’esprimere i propri bisogni di sicurezza e nel richiederne il rispetto alle istituzioni, dimostrando come a scuola si cresca cittadini sensibili e consapevoli utilizzando l’alfabetizzazione strumentale in modo significativo e motivante;
-5D, scuola Cantore-Rolando – IC Sampierdarena, “Mi muovo sicuro… Dal passato al futuro!”: per avere dimostrato notevole sensibilità nel richiedere una Città sicura per tutti, nei cambiamenti del contesto di vita, valorizzando il proprio passato e proiettandosi nel futuro, valorizzando quello che si vive per costruire tutti insieme un qualcosa di migliore;
-4E, scuola Papa Giovanni XXIII – IC Marassi, “Educare alla consapevolezza e sicurezza stradale. Qui Radio Safe and Sound”, per avere utilizzato in modo originale le tecnologie a disposizione della scuola e in particolare la radio, che permette di abituare i ragazzi a un uso alternativo rispetto alla semplice fruizione ludica degli strumenti a loro disposizione;
-5E, scuola Cantore-Rolando – IC Sampierdarena, “Mobilità sostenibile… Dove? Come? Quando?”, che ha valorizzato le storie personali attualizzandole nei nuovi contesti di vita, esprimendo valori comuni universali attraverso la conoscenza e lo scambio di esperienze che travalicano gli ostacoli linguistici e le distanze geografiche, avvicinando i piccoli ai grandi.
Menzione speciale per la 4A, scuola Doria – IC Molassana e Prato, “Evviva! Ora ci sposteremo sempre così!”, per il ruolo di avanguardia di “piccoli grandi” promotori della ciclabilità. In particolare, la sinergia tra scuola e famiglie ha partorito una ciclofficina capace di rigenerare una flotta di bici regolarmente utilizzate negli spostamenti didattici sfruttando appieno la pista ciclabile della Val Bisagno.
Ad aggiudicarsi il primo premio per la sezione dedicata all’urbanistica tattica è stata la classe 5B dell’IC Cornigliano – scuola Ferrero con l’elaborato “La scuola dei miei sogni è in un quartiere che ascolta i miei bisogni”, che analizzando gli spazi più prossimi alla scuola e altri luoghi e servizi del quartiere, testimonia la competenza riguardo alle trasformazioni ambiziose ma concrete, l’uso di materiali di riciclo e l’attenzione per gli spazi della mobilità lenta.
Al secondo posto, a pari merito, le classi:
-5B, scuola Thouar – IC Pra’, per il progetto “La piazza che vorrei intorno alla mia scuola” che, oltre a disegnare con grande cura la facciata principale della scuola, propone una serie di trasformazioni attraverso un video che accompagna lo spettatore con una rappresentazione molto coinvolgente e dinamica;
-5A, scuola Cantore-Rolando – IC Sampierdarena, “Un giardino tutto per noi”: un progetto che analizza lo spazio dei giardini Pavanello illustrandone le condizioni attuali e la varietà di modi in cui viene frequentato da tante persone, dando attenzione alla qualità degli spazi pubblici e alla presenza di servizi alla cittadinanza, inclusivi e sostenibili;
-5A, scuola Fermi – IC Quinto-Nervi, “Un nuovo giardino, un nuovo inizio” che propone una trasformazione di piazza Duca degli Abruzzi disegnando nuovi spazi e nuove attività, immaginando un vero e proprio nuovo pezzo di città.
Non solo le classi vincitrici, ma tutti gli alunni partecipanti hanno potuto suggerire un ripensamento sostanziale del modo di vivere gli spazi pubblici attorno alle scuole, liberandoli dal traffico privato e rendendoli così più sicuri e adatti allo svolgimento di attività di aggregazione insieme a coetanei e famiglie, con importanti benefici in termini di socializzazione e interscambio culturale.
LE GIURIE
Ogni singolo elaborato è stato giudicato da una giuria, una per ciascuna delle due sezione tematiche, presiedute entrambe da Marco Scarponi, segretario generale della Fondazione Michele Scarponi che dal 2018 crea e finanzia progetti aventi come fine l’educazione al corretto comportamento stradale, a una cultura del rispetto delle regole e dell’altro.
Tra i giurati c’erano figure rappresentative del mondo della scuola (Roberta Carioti, Iris Alemano, Mariella Tixi), dell’Università (Paola Savoldi e Giovanni Lanza del Politecnico di Milano), del Corpo della Polizia Locale di Genova (Rossana Monti, Fabrizio Bazurro, Tania Oliveri) e dell'Area gestione del territorio (Elisabetta Traverso per la Mobilità, Cristina Giusso e Alessandra Quarello per l'Urbanistica) e della direzione Progettazione (Carol Trucco) del Comune di Genova.
«Con il passare degli anni il Premio Federica Picasso si conferma un modello nazionale per la promozione del benessere dei cittadini e dell’ambiente a partire dall’ingegno e dalla fantasia dei bambini genovesi – dichiara l’assessore alla Mobilità integrata, Trasporti e Ambiente Matteo Campora – Nel ricordo di Federica Picasso, siamo orgogliosi di sostenere lo Studio legale degli avvocati Sguerso in questa iniziativa che mira a diffondere buone pratiche nel campo della mobilità scolastica dolce e dell’educazione stradale».
«Un progetto straordinario che mette al centro l’educazione dei bambini, e delle loro famiglie, al rispetto delle norme del Codice della Strada e alla promozione di idee e proposte innovative con cui rendere più sicuri e vivibili gli spazi urbani attorno alle scuole – commenta l’assessore alla Sicurezza e Polizia Locale Sergio Gambino – I bimbi, in qualità di pedoni e ciclisti, sono già oggi utenti della strada e cittadini a tutti gli effetti che la Polizia Locale di Genova, attraverso varie iniziative portate nelle scuole grazie all’impegno e alla professionalità dei nostri agenti, trasforma in utenti più responsabili e in ambasciatori di valori e comportamenti virtuosi da diffondere fra tutti i cittadini. Il Premio, dedicato alla memoria di Federica Picasso, avrà un ruolo decisivo nell’aumentare la sicurezza sulle nostre strade e nell’avvicinarci a raggiungere il nostro obiettivo delle “morti zero”».
«Il Premio Federica Picasso è una miniera di emozioni per tutti noi, che abbiamo il dovere di non disperdere le energie positive seminate da Federica, una mamma che sognava una città più sostenibile e a misura di persona – spiega l’assessore alle Politiche dell’istruzione Marta Brusoni – Una bellissima iniziativa che mette i bambini al centro di tutto, coinvolgendoli attivamente in un processo creativo che li fa diventare attori di un cambiamento culturale e sociale, ancora prima che urbanistico, della nostra città».
«Quest’anno gli organizzatori del Premio hanno introdotto una seconda sezione tematica dedicata all’urbanismo tattico, ovvero a tutte quelle azioni che mirano a ripensare e ridisegnare gli spazi a ridosso delle scuole per renderli sicuri e fruibili da bimbi e famiglie negli orari del pre e dopo-scuola – sottolinea l’assessore all’Urbanistica Mario Mascia – È nostra ferma intenzione collaborare con le varie realtà del territorio per concretizzare queste idee, magari utilizzando come punto di partenza, perché no, proprio alcuni dei lavori realizzati quest’anno dai bimbi delle scuole in memoria di Federica Picasso. La strada su cui ha perso tragicamente la vita Federica diventa spunto di progetto per il tessuto urbano ed elemento di raccordo intergenerazionale tra le tante comunità che lo vivono quotidianamente, in primis quelle scolastiche dei docenti, dei discenti e delle loro famiglie».
«Un Premio che con il passare degli anni diventa sempre più importante, grazie alla sua capacità di sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie su un tema fondamentale come l’educazione stradale – afferma la consigliera regionale Lilli Lauro – Complimenti all’avvocato Filippo Sguerso e al suo Studio per continuare a ricordare Federica Picasso in modo affettuoso e proficuo dal punto di vista della crescita culturale dei più giovani, e complimenti a tutti gli insegnanti che con il loro prezioso lavoro aiutano i nostri ragazzi a crescere con una particolare sensibilità verso la sicurezza stradale».
«Nella primavera del 2021, quando ho pensato insieme ai collaboratori dello Studio che fosse importante ricordare nel tempo una persona meravigliosa come Federica, mai più avrei creduto che il nostro progetto avrebbe generato questo straordinario entusiasmo – racconta l’ideatore e organizzatore del Premio, Filippo Sguerso, insieme a tutti gli ex colleghi di Federica – L’obiettivo del Premio è duplice: continuare a far vivere Federica con il suo ricordo e favorire la sensibilità e l’educazione stradale dei più piccoli perché domani, più di noi oggi, abbiano il coraggio di completare il percorso virtuoso che, tra mille difficoltà, il Comune di Genova sta compiendo per realizzare una mobilità sempre più sicura e sostenibile. La terza edizione consolida il trend di progressiva crescita del Premio che quest’anno ha coinvolto più di mille bimbi. Abbiamo certamente intrapreso la strada giusta che tutti insieme, con passione e serietà, percorreremo fino in fondo! Lo vogliamo fare per Federica, per noi, per Genova e per la piccola Matilde che quest’anno ha voluto salire sul palco della premiazione per ricordare la sua mamma».
«L’Ufficio Scolastico Regionale considera il Premio Federica Picasso il risultato di un impegno molto intenso da parte delle istituzioni e delle scuole per offrire ai giovani e ai giovanissimi la possibilità di sperimentare quanto siano importanti le scelte che faranno sulla strada della sostenibilità ambientale e della crescita civile – commenta Alessandro Clavarino, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale – Rispetto e responsabilità verso l'ambiente e verso gli altri possono essere chiavi di volta per imparare ad apprendere in modo più efficace e nello stesso tempo più autentico».
«La terza edizione del Premio Picasso è all'insegna della crescita e della bellezza. Il ricordo di Federica si sta trasformando in un dono immenso per la città di Genova, un dono che lo studio Sguerso e il Comune stanno portando avanti con grande energia e competenza, ma soprattutto un dono che vede protagonisti i bambini e le bambine – dice Marco Scarponi, segretario generale della Fondazione Michele Scarponi Onlus – Quest'anno è stata proposta una nuova sezione per stimolare ancora di più la grande fantasia dei piccoli partecipanti: una sezione dedicata alla costruzione di uno spazio-strada sicuro e sostenibile. I lavori pervenuti sono sogni realizzabili: doni di una vera strada di pace».
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