Genova, uccisero il padre violento: l'accusa chiede 22 e 21 anni per Alessio e Simone Scalamandré
di Marco Innocenti
Il delitto era avvenuto il 10 agosto del 2020 a San Biagio quando il padre, indagato per maltrattamenti, aveva chiesto al figlio di cambiare la propria denuncia
Il sostituto procuratore Francesco Cardona ha chiesto la condanna a 22 e a 21 anni rispettivamente per Alessio e Simone Scalamandrè, i due fratelli accusati di avere ucciso il padre violento Pasquale, 62 anni autista Amt in pensione, il 10 agosto 2020. Lunedì prossimo parleranno gli avvocati difensori Luca Rinaldi e Nadia Calafato. La sentenza è prevista per il 21 febbraio.
Secondo la procura, che ha coordinato le indagini della squadra mobile, a colpire l'uomo sono stati entrambi i fratelli anche se Alessio nell'immediatezza si era addossato tutte le colpe. Il giovane aveva raccontato che il padre (che era stato allontanato da casa ed era indagato per maltrattamenti) si era presentato cercando di imporre al figlio di cambiare alcuni passaggi della sua denuncia. L'udienza era fissata dopo alcuni giorni e l'uomo, secondo il figlio, lo aveva aggredito per farlo ritrattare. Ne era nata una discussione e il giovane lo aveva colpito.
All'arrivo degli investigatori Alessio aveva detto di essere stato lui da solo a colpire il padre mentre l'altro fratello, Simone, era in bagno. Per gli inquirenti, però, la versione non reggeva ed era stato indagato per omicidio aggravato anche Simone. La madre dei due ragazzi aveva trovato rifugio da alcuni mesi in una struttura protetta in Sardegna.
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